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Napoli, che flop: tanti limiti della rosa e dell’allenatore. Il confronto con la Juve non regge

Un Napoli imbottito di riserve e giocatori fuori ruolo come Callejon e Zielinski ha disputato una prestazione di basso livello, venendo sconfitto dal Lipsia nei sedicesimi di finale di Europa League.  Vantaggio iniziale di Ounas, poi i tedeschi, con la formazione titolare hanno ribaltato i partenopei con tre gol

Sarri ha adottato 5 cambi rispetto alla partita con la Lazio, turnover nei tre reparti per emergenza e scelta. Gli azzurri, che sono nel pieno della lotta scudetto con la Juventus, hanno “onorato” per 60 minuti la Coppa, poi sono crollati con errori individuali e una difesa sbilanciata. A Sarri e i suoi uomini comunque non sembra importare più di tanto. La seconda competizione Europea è un dispendio di energie che possono danneggiare la squadra in campionato, con trasferte tanto lontane quanto insidiose. L’obiettivo chiarissimo del Napoli è lo scudetto.

Ma è veramente così o la verità è un’altra, cioè che la rosa di Sarri non è assolutamente adeguata per portare avanti 2/3 competizioni (se ci aggiungiamo anche la Coppa Italia)?

Al di là di quei 12/13 giocatori, la coperta è cortissima e per Sarri diventa difficile cambiare un titolarissimo con una “riserva” e in questo il paragone con la Juventus (ancora in piena corsa per centrare i quarti di finale di Champions e a -1 dal Napoli in campionato) non regge assolutamente. 

Le prestazioni in campo di Rog e Diawara ad esempio ieri, sono state impresentabili con tantissimi errori.
Zielinski schierato al posto di Insigne non ha reso come sabato scorso, quando aveva cambiato il corso della partita contro la Lazio: nel ruolo di esterno alto non ci sa giocare, ma chi mettere al suo posto? Nessuno. Hamsik è sembrato svogliato non incidendo sul fronte offensivo.
Infine Ounas, uno che il campo in campionato lo vede poco e niente, ha segnato un gol, ma nel Napoli non sembra un giocatore all’altezza dei titolari, pertanto resterà comunque in panchina in attesa di una possibilità.

Tra una settimana ci sarà il ritorno a Lipsia, anche se come detto, il Napoli ha dimostrato di non tenerci per niente. Piuttosto la testa è al campionato, dove ci sarà un turno agevole per il Napoli, quello con la Spal al San Paolo, e uno complicato per la Juve, attesa da mille emozioni e tensioni nel derby contro il Torino rimesso in carreggiata da Mazzarri.

Sembra quasi un miracolo che il Napoli sia lì a lottare contro la corazzata Juve e che sia addirittura avanti in classifica. Il divario, tecnico e societario è nettissimo, da qualunque prospettiva si veda.

Vedremo se giovedì prossimo gli azzurri sapranno ribaltare il risultato e qualificarsi, o se saranno eliminati. Ad ogni modo tra 14 giornate di campionato sapremo se queste “eliminazioni” (dalla Coppa Italia prima quella in Champions League e quella probabile in Europa League) saranno importanti per conquistare lo scudetto sulla Juve, che al contrario dei partenopei, punta a vincere tutto.

Raffaele La Russa

Giornalista Pubblicista, Direttore Responsabile di Momenti di Calcio. Appassionato di calcio e laureato in Giurisprudenza presso l'Università Roma Tre

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