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Atalanta prima e senza coppe. Le grandi non possono sottovalutarla

Diciamolo chiaramente.

Quando ci siamo trovati a dover redigere la famosa graduatoria delle squadre di Serie A in vista del prossimo campionato dell’Atalanta ce ne siamo dimenticati.

I più attenti la mettevano distrattamente nelle squadre in lista per l’Europa insieme alla Fiorentina, al Torino, al Sassuolo magari..

Nessuno la ricollocava dove è stata per tre anni, nella zona Champions.

Nessuno si sarebbe mai sognato di metterla in lotta per lo Scudetto.

Ma agosto è cosi si sa…

Il calciomercato ci offusca a volte. E’ un po’ come per un ventenne la ragazza in bikini, con la pelle abbronzata, atletica, che mette in difficoltà con il suo passeggiare sinuoso sulla spiaggia e manda in fumo tutte le nostre certezze.

Che ci fa sembrare un po’ noiosa la fidanzatina conosciuta a scuola che ci aspetta in città perchè doveva studiare.

Il problema è che la scuola poi ricomincia, la spiaggia assolata e la salsedine fanno spazio al grigiore cittadino e la ragazza in bikini non c’è più. E’ sparita chissà dove e mai più la rivedremo,mentre la fidanzatina di scuola ci aspetta invece con il suo abbraccio innamorato che ci dà sicurezza

E infatti, finito il calciomercato, inizia il calcio vero. Quello sul campo. Quello dove si corre, si suda, si fa tattica e si contano i gol fatti e quelli subiti.

Non si contano più i milioni, le carriere, i video di presentazione, i procuratori esosi e i rinnovi.

E in questo calcio fatto di certezze, l’Atalanta c’è. Anche quest’anno coi suoi mezzi

Atalanta nel mito greco era la dea che aveva deciso che si sarebbe sposata per accontentare il padre solo con chi l’avrebbe battuta nella corsa, in cui si sentiva invincibile.

La attuale Atalanta continua a scegliere la corsa e il ritmo per sfidare gli avversari e batterli.

Per farlo ha cambiato qualcosa. Ma non troppo. Gli innesti sembrano efficaci per la riproposizione di un gioco che la squadra di Gasperini conosce bene, ma che l’anno scorso per qualche problema fisico e limite di età ha faticato a riproporre.

Lookman, Hojlund, l’esplosione realizzativa di Koopmeiners, la crescita di Scalvini, sembrano aver dato nuova linfa ad una squadra che la stagione scorsa era apparsa stanca e avviata a fine ciclo.

La società ha scelto di rinnovare sacrificando qualche senatore ormai scarico, piuttosto che di rinnovare partendo da un nuovo tecnico (scelta che sarebbe potuta anche essere condivisibile dopo tanti anni insieme)

E così, mentre ci lustravamo gli occhi per i DiMaria, i Pogba, i Lukaku (già infortunati), per i DeKetelaere e i Raspadori che ancora devono integrarsi e mentre ci gustavamo la telenovela argentina con Dybala protagonista, la Dea riprendeva a correre forte.

E ora è in testa alla classifica. 5 partite non sono molte, va detto. Ma è un segnale. In un campionato dove nessuno sembra perfetto, loro hanno le loro certezze e le loro conoscenze a cui appoggiarsi nei momenti di difficoltà.

In un campionato dove tutti giocano ogni tre giorni, compressi dal calendario ristretto, l’Atalanta non ha le coppe. E Gasperini, in silenzio, sa che è un vantaggio del quale avrebbe fatto a meno, ma visto che lo ha, se lo tiene stretto.

Le avversarie non possono sottovalutare l’Atalanta. Lo hanno fatto tutta l’estate guardando le ragazze in bikini. Ora che è settembre la Dea ha una compagna con un sacco di certezze e insieme corrono. E corrono forte

chimico, appassionato di calcio, di tattiche e statistiche

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