Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa a due giorni dalla gara casalinga della Roma contro l’Atalanta che chiuderà la quattordicesima giornata di Serie A. Si riparte dalla buona prova e punto ottenuto a Londra contro il Tottenham in Europa League:

“Avevo già detto in un meeting a fine maggio, l’Atalanta è l’orgoglio di noi italiani, gioca in maniera meravigliosa, la terza squadra che ha la stessa filosofia dopo il Napoli e il Tottenham. Complimenti al presidente Percassi, adesso cercano di fare il massimo e migliorarsi. Andiamo ad affrontare una squadra – la perfezione non esiste – ma direi perfetta. In questo momento dobbiamo rendere orgogliosi i nostri tifosi, non stiamo bene come vorrei ma i ragazzi hanno capito, dobbiamo migliorare le preventive e abbiamo fatto bene, colpo su colpo a Londra. Affrontiamo una squadra che ha fatto dieci vinte e due pari, quasi trentacinque gol, prima per gol fatti, occasioni da gol, terza per verticalizzazioni, prima nel recupero palla… ti mangia e lunedì voglio vedere una gran bella partita“.

Il supporto dei tifosi: “Importantissimo che i giocatori facciano rinnamorare i nostri tifosi, dobbiamo dare il massimo e i nostri tifosi lo capiscono se lo diamo“.

Su Saelemaekers: “Ritrovato, non ha i novanta minuti ma si vede il piglio. Stiamo ritornando quelli che i tifosi conoscono“.

Il modello Atalanta: “L’Atalanta lo è, certo, una squadra che piano piano è diventata emblema dell’Italia. Hanno costruito dalla base e vanno fatti i complimenti a tutti quanti. Gasperini? Sì, avrebbe meritato di vincere di più, io sono soddisfatto della mia carriera, non ho un sistema definito e riesco a tirar fuori il meglio di ogni giocatore, ho questa presunzione a settantatré anni“.

Su Dybala e Pellegrini: “Lo valuto allenamento dopo allenamento, sappiamo può incappare in delle problematiche e quando si accende fa cose meravigliose, l’assist, il tiro… Lorenzo sta correndo come un pazzo, gli ho detto di divertirsi e tornerà il centrocampista che conosco. E’ introverso, soffre più di tutti il momento e né Mancini, né Cristante hanno mandato via Daniele, bisogna che la gente sappia la verità“.

Su Dovbik: “E’ il nostro bomber, dobbiamo aiutarlo. Ho parlato con la squadra, dobbiamo dargli alcune palle“.

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Alessandro Collu

Giornalista pubblicista e laureato magistrale in “Editoria e giornalismo,” triennale in “Lingue e comunicazione”, appassionato di calcio italiano e internazionale (soprattutto Inghilterra e Spagna), tecnologia e viaggi, amante del raccontare eventi soprattutto da inviato.

Alessandro Collu

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