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Calciomercato – Contributo di solidarietà e indennità di formazione nei trasferimenti dei calciatori. Ecco come funzionano

Il calciomercato è influenzato da alcuni aspetti che possono incidere moltissimo nel buon esito della trattativa e spesso presenta vantaggi e svantaggi per le società quando si tratta di acquisire calciatori soprattutto per quanto riguarda quelli importanti

In questa rubrica oggi cerchiamo di spiegare ai nostri lettori che cosa è il cosiddetto contributo di solidarietà e l’indennità di formazione.

Secondo le norme della FIFA per lo status e il trasferimento dei calciatori, pubblicate nel Marzo 2020, nell’ultima versione del Regulations Status and Transfer Player (“RSTP”), sono stati modificati gli articoli riguardanti il meccanismo di solidarietà., “Se un calciatore professionista si trasferisce nel corso di un contratto, il 5% di qualsiasi compenso, ad eccezione dell’indennità di formazione, corrisposto alla società precedente deve essere detratto dal totale di tali compensi e distribuito dalla società di destinazione come contributo di solidarietà al/alle società che hanno provveduto alla formazione e all’istruzione del calciatore nel corso degli anni. Tale contributo di solidarietà tiene conto del numero di anni (calcolato in proporzione se inferiore a un anno) durante i quali il calciatore è stato tesserato per la/le società in questione nelle stagioni comprese tra il 12° e 23° anno di età”.

Il contributo equivale al 5% del prezzo pattuito dalle due società per il trasferimento secondo delle aliquote stabilite. Pertanto, deve essere la società di destinazione a provvedere al pagamento del contributo di solidarietà alle squadre cui spetta il compenso. Questa percentuale deve essere dedotta dal totale del trasferimento, e quindi risulterebbe a carico della società cedente.

Può accadere, però, che in sede di trattativa, le società possono accordarsi che sia la società acquirente a farsi carico del contributo. Come accaduto, per esempio, in sede di accordo tra il Real Madrid e la Juventus per il trasferimento di Cristiano Ronaldo.

Gli spagnoli, secondo le norme avrebbero ricevuto 100 milioni di euro, cui sottrarre i 5 milioni relativi al contributo da versare a Nacional Madeira, Sporting Lisbona e Manchester United, ricevendo un netto di 95 milioni per la cessione del fuoriclasse portoghese.

Secondo gli accordi tra le due società, invece, sono stati i bianconeri a farsi carico di questo costo.

Il regolamento FIFA, all’allegato 5 RSTP, indica anche i termini di pagamento, precisando che “La Società di destinazione è tenuta a versare il contributo di solidarietà alla/alle società che hanno provveduto alla formazione del calciatore in conformità ai disposti di cui al presente Allegato entro e non oltre 30 giorni dal tesseramento del calciatore ovvero, nel caso di pagamenti rateali, entro 30 giorni dalla data dei singoli pagamenti”.

Inoltre, “Qualora non fosse possibile stabilire un legame tra il calciatore professionista e alcune delle società che lo hanno formato entro 18 mesi dal trasferimento, il contributo di solidarietà deve essere corrisposto alla Federazione (alle Federazioni) del Paese (o dei Paesi) in cui il professionista ha ricevuto la sua formazione. Detto contributo sarà destinato a programmi di sviluppo del calcio giovanile nella Federazione (o nelle Federazioni) in questione”.

Analizziamo ora l’indennità di formazione che può sembrare simile al contributo di solidarietà ma, ovviamente, non lo è.

Il Regolamento al riguardo recita: “Alla/e società che provvedono alla formazione del calciatore viene corrisposta un’indennità di formazione:

1) quando il calciatore firma il suo primo contratto da professionista;

2) in occasione di ogni singolo trasferimento fino alla stagione in cui il calciatore compie il suo 23° anno di età. A seconda se il trasferimento avviene nel corso o alla fine del contratto, sorge l’obbligo di corrispondere l’indennità di formazione”.

L’indennità di formazione, quindi, viene corrisposta in occasione del primo contratto da professionista e per i trasferimenti avvenuti fino al 23° anno di età. Mentre il contributo di solidarietà deve essere pagato per ogni singolo trasferimento a titolo oneroso secondo le modalità sopra descritte.

Diventa vantaggioso investire sulla formazione dei ragazzi del settore giovanile, potendo questi diventare fonte di guadagno per le società. Oltre che tramite plusvalenze dirette, anche in caso di ulteriori trasferimenti pur non essendo più tesserati.

Basti pensare all’Inter che guadagnò poco più di 1,5 milioni dal passaggio di Coutinho dal Liverpool al Barcelona o allo Sporting Lisbona capace di incassare circa 5 milioni dal doppio trasferimento di Cristiano Ronaldo dal Manchester United al Real e dai Blancos alla Juventus.

Giornalista Pubblicista, Direttore Responsabile di Momenti di Calcio. Appassionato di calcio e laureato in Giurisprudenza presso l'Università Roma Tre

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