Panchina d’Oro, Inzaghi: “Premio di tutta la famiglia Inter. Nazionale? In buone mani”

Simone Inzaghi ha parlato davanti ai cronisti presenti dopo il premio Panchina d’Oro assegnato per il lavoro svolto con l’Inter nel 2023-2024. Così il mister dell’Inter:

“Quando c’è un premio così con me c’è tutta la famiglia Inter, lo staff mi segue da quando ho iniziato ad allenare, la dirigenza, la proprietà dell’Inter e i calciatori che sono parte di tutto.  E’ un motivo d’orgoglio, in una sede così prestigiosa a Coverciano dove ho iniziato con i corsi ed essere tributato dai colleghi fa molto piacere. Ho ringraziato pubblicamente i colleghi, grazie a loro cerco di migliorare, mi sento apprezzato, sto molto bene all’Inter, come la mia famiglia a Milano. Noi allenatori siamo giudicati ogni settantadue ore“.

Si riparte con l’Inter impegnata su tutti i fronti: “Saranno tante (partite), partite durissime sia in Italia che in Europa ma volevamo essere in questa situazione, giocarci tutto e lo faremo con grandissimo entusiasmo e voglia di far bene“.

Thuram e Lautaro: “Stanno lavorando, Thuram si è preso una settimana di cure, si trascinava questo problema alla caviglia e speriamo possa lavorare in gruppo, con Lautaro un po’ più di pazienza anche se procede bene il recupero“.

Su Italia-Germania: “Abbiamo affrontato un grandissimo avversario, ben allenato, penso che la Nazionale abbia sbagliato un tempo ma siamo in ottime mani, Luciano (Spalletti) è un ottimo allenatore, la squadra è giovane, sta crescendo e la partita di San Siro poteva finire con un altro risultato, negli episodi non abbiamo avuto un pizzico di fortuna“.

Inzaghi conclude: “Si è giocato tanto, chi più, chi meno, noi e l’Atalanta più gare ma lo sapevamo, ci sarebbero stati degli infortuni che purtroppo si sono verificati ma stiamo cercando di recuperare più giocatori possibili ed esserci nel momento che conta. L’esonero di Thiago Motta? Lo stimo come allenatore e soprattutto come persona, penso tornerà molto velocemente“.

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Alessandro Collu

Giornalista pubblicista e laureato magistrale in “Editoria e giornalismo,” triennale in “Lingue e comunicazione”, appassionato di calcio italiano e internazionale (soprattutto Inghilterra e Spagna), tecnologia e viaggi, amante del raccontare eventi soprattutto da inviato.

Alessandro Collu

Giornalista pubblicista e laureato magistrale in "Editoria e giornalismo," triennale in "Lingue e comunicazione", appassionato di calcio italiano e internazionale (soprattutto Inghilterra e Spagna), tecnologia e viaggi, amante del raccontare eventi soprattutto da inviato.