26 dicembre 2018 : Inter – Napoli
4 gennaio 2023: Inter – Napoli
Alcune similitudini si ritrovano nelle due partite. Ma speriamo che rimangano le uniche
Nella stagione 2018-2019 venne introdotto per la prima (e ultima) volta il Boxing day anche in Italia, con una infornata di partite nel giorno di Santo Stefano. L’esperimento andò bene dal punto di vista dell’affluenza, ma l’opinione pubblica rimase poco convinta, parlando di usanze importate da altri paesi a discapito delle nostre.
Ma forse quello che accadde proprio a margine della partita fra Inter e Napoli spinse a bloccare l’esperimento al primo tentativo.
Prima della partita infatti violenti scontri fra le tifoserie organizzate fecero grande scalpore fra addetti ai lavori e non e, purtroppo, costarono la vita ad un Ultrà interista.
In campo andò poco meglio.
Dai settori interisti piovvero per tutta la partita cori razzisti e ululati contro il senegalese del Napoli Koulibaly.
La partita, incredibilmente, non fu sospesa e questo portò ad alimentare ulteriori tensioni sugli spalti, coi tifosi del Napoli, giustamente risentiti e in campo, dove la situazione per quello che stava accadendo e per quello che era accaduto fuori era tutt’altro che serena
Il boxing day che quindi doveva essere la giornata di festa dedicata al calcio divenne improvvisamente tutto tranne che una festa.
Inter Napoli doveva essere il big match di una giornata di calcio innovativa per l’Italia; divenne nello spazio di due ore il manifesto di quello che tutti non vorremmo vedere durante una partita di calcio.
Sul campo, l’Inter di Spalletti, si impose sul Napoli, secondo il classifica per 1 a 0 grazie al gol di Lautaro Martinez
Sono passati poco più di 4 anni e il campionato riprenderà il suo corso dopo Natale anche questa volta con Inter – Napoli
Anche stavolta sarà il big match serale di una giornata tutta concentrata nello spazio di un giorno, come da anni raramente accade: non sarà boxing day, ma comunque una partita all’interno di una situazione anomala e comunque semifestiva.
Spalletti stavolta è dall’altra parte e il Napoli è primo e non secondo.
Ovviamente ci auguriamo tutti che le analogie terminino qui.
Nessuno vorrebbe ritrovarsi nelle situazioni viste nel 2018. Il mondo è cambiato. Speriamo siano cambiati anche gli atteggiamenti sugli spalti e fuori dal campo
chimico, appassionato di calcio, di tattiche e statistiche

