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Accade oggi,nel 1971, il 23 agosto nasce Demetrio Albertini

Demetrio Albertini nasce a Besana in Brianza, 23 agosto 1971.

E’ un dirigente sportivo ed ex calciatore centrocampista, attuale presidente del settore tecnico della FIGC.

Di origini sarde dal ramo materno, cresce a Villa Raverio, a pochi chilometri da Monza.

Entra poi nel settore giovanile del Milan e nella stagione 1988-1989 debutta in Serie A il 15 gennaio 1989, a 17 anni, mandato in campo da Arrigo Sacchi.

All’inizio della stagione 1990-1991, a 19 anni, viene ceduto in prestito al Padova, in Serie B, di giocando con continuità, collezionando 28 gare e 5 gol.

Tornato al Milan, diviene una pedina fondamentale del gioco di Fabio Capello già nella stagione 1991-1992, in cui i rossoneri vincono lo scudetto senza subire sconfitte.

Albertini giocherà in maglia rossonera per undici stagioni consecutive, dal 1991 al 2002, vincendo cinque scudetti di cui tre consecutivi dal 1992 al 1994.

Vunse una Coppa dei Campioni/Champions League, una Supercoppa UEFA e 3 Supercoppe italiane.

Il suo bilancio al Milan è in totale di 406 presenze e 28 gol.

Dal punto di vista personale, la sua annata migliore è stata la 1996-1997, in cui ha realizzato ben otto reti.


Nel 2002, non rientrando più nei piani del tecnico Carlo Ancelotti, che gli preferì il giovane Andrea Pirlo, andò in prestito all’Atlético Madrid.


L’anno seguente tornò in Italia e venne ceduto in un’operazione di scambio con Giuseppe Pancaro, con grande amarezza del giocatore.

Con la Lazio vince la Coppa Italia.

Nella stagione 2004-2005 si trasferì all’Atalanta con la squadra bergamasca Albertini giocò 14 partite segnando un gol, all’esordio.

Nel mercato di gennaio il centrocampista tornò in Spagna passando al Barcellona.

In Catalogna giocò unicamente cinque partite vincendo la Primera División che aveva come allenatore Frank Rijkaard, suo ex compagno di squadra al Milan.

Il 5 dicembre 2005, a 34 anni, annunciò il suo ritiro dall’attività agonistica.

La festa di addio al calcio di Albertini si è svolta il 15 marzo 2006 a San Siro, con una partita celebrativa tra Milan e Barcellona.

Esordisce in Nazionale il 21 dicembre 1991, all’età di 20 anni, nella partita Italia-Cipro (2-0) giocata a Foggia.

Prende parte con gli Azzurri al campionato del mondo 1994 negli Stati Uniti, sotto la gestione di Arrigo Sacchi.

Partecipa inoltre al campionato del mondo 1998 in Francia, sotto la gestione di Cesare Maldini, dove nei quarti finale contro la Francia, sbaglia un rigore.

L’Italia viene eliminata di nuovo ai rigori.

Al successivo campionato d’Europa 2000 sotto la gestione di Dino Zoff, Albertini risulta il miglior uomo-assist degli azzurri con due passaggi vincenti.

Gli azzurri saranno sconfitti in finale per 2-1 dalla Francia, per via del golden gol di Trezeguet.

Sotto la gestione di Giovanni Trapattoni nelle partite di qualificazione al campionato mondiale di calcio 2002, un infortunio al tendine di Achille gli ha impedì di partecipare alla fase finale i Corea del Sud e Giappone.

Con la Nazionale, nella quale ha militato dal 1991 al 2002, Albertini ha totalizzato 79 presenze e realizzando 6 reti.

Dopo il suo ritiro, attraverso l’Associazione Italiana Calciatori, intraprende la carriera dirigenziale.

Nel giugno del 2006, in seguito allo scandalo di Calciopoli e alle successive dimissioni del presidente in carica della FIGC, Franco Carraro, e alla nomina di un commissario straordinario, Guido Rossi, è stato nominato vice commissario straordinario della FIGC.

Tuttavia, il 19 settembre dello stesso anno, ha rassegnato le proprie dimissioni.

Dal 2007, con l’inizio della presidenza di Giancarlo Abete è diventato vicepresidente della Federcalcio.

È stato confermato vicepresidente il 5 aprile 2013.

È capodelegazione della Nazionale italiana in occasione di UEFA EURO 2012, della Confederations Cup 2013, del Mondiale 2014 dopo il quale si congederà dalla Federcalcio.

Il 27 luglio 2014 formalizza la propria candidatura alla presidenza della FIGC, dopo averne a lungo ventilato l’idea.

L’11 agosto perde la battaglia per la presidenza della FIGC a favore di Carlo Tavecchio.

Tra gli altri incarichi ricoperti in quegli anni, ha diretto il Comitato organizzatore per la finale della UEFA Champions League 2008-2009 a Roma e il progetto di candidatura dell’Italia per UEFA EURO 2020 che ha permesso sempre a Roma di ospitare le gare dell’Europeo.

E’ membro del Consiglio d’Amministrazione di Federcalcio srl.

Menbro della “FIFA Football Committee” e del “UEFA Football Committee”, della FIFA Task Force Football, della Commissione organizzativa per la Confederations Cup 2009.

Membro della Commissione Nazionale Atleti del CONI, del Progetto della Presidenza del Consiglio e del CONI Destinazione Sport.

Vice Presidente dell’ATC (ACES Technician Committee), Consigliere dell’Associazione Italiana Calciatori, Ambassador e Coordinatore sport per Expo Milano 2015.

Relatore presso il Comitato delle Regioni dell’Unione Europea nel quadro delle modifiche per il Libro Bianco sullo Sport.

Membro della Commissione Stati Generali delle Carceri e della Commissione Sport e Mafia presso il Ministero della Giustizia.

Il 1º aprile 2015, a causa del fallimento del Parma, diventa per nomina giudiziaria coadiutore dei curatori fallimentari del club ducale.

Il 30 gennaio 2019 diventa poi presidente del settore tecnico della FIGC venendo riconfermato il 9 giugno 2021.

Il 19 luglio seguente consegue la qualifica da direttore sportivo.

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