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Serie A, se si ripartirà rischio nuovo stop in caso di positività di un calciatore

Come spiega La Gazzetta dello Sport, a breve il Cts invierà il suo parere al Ministro della Salute e agli esperti della task force della Protezione Civile, poi il Ministro dello Sport dovrà integrarlo con le linee guida relative ai lavori degli atleti degli sport di squadra. Affinché questo accada, sarà però necessaria la copertura normativa del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio, che è attualmente ancora in fase di preparazione.

Sul tavolo delle trattative e dei confronti rimangono però ancora alcune questioni sospese: tra le più importanti quella che riguarda le indicazioni su come agire in caso di una positività al coronavirus all’interno di una rosa.

Chi risulterà contagiato, esattamente come succede ai normali cittadini, dovrà rispettare un periodo di isolamento di due settimane e la quarantena sarà allargata anche a tutti coloro che saranno venuti a contatto con lui.

Ciò significa che potenzialmente la scoperta di un nuovo malato potrebbe portare ad un nuovo stop del campionato.

Altro punto fondamentale sarà poi l’esito degli esami cardio-vascolari, che dovrà necessariamente escludere qualsiasi tipo di rischio per coloro che hanno contratto il virus.

Insomma, la strada è ancora lunga e il destino del calcio italiano dipenderà soprattutto dall’andamento della curva epidemiologica, motivo per cui ad oggi non c’è ancora una data per la ripresa, anche se l’obiettivo sarebbe tornare in campo nel weekend del 13-14 giugno.

(Fonte Sportmediaset)

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