La decisione del Governo francese di sospendere definitivamente la Ligue 1 avrà inevitabilmente delle ripercussioni sulle Coppe europee in corso e, in particolare, sulla sfida di ritorno degli ottavi di finale di Champions League tra Juventus e Lione che riguarda da vicino il nostro calcio.
In attesa di comunicazioni ufficiali da parte dell’UEFA, che inevitabilmente dovrà pronunciarsi nel merito, è utile mettere qualche paletto oggettivo prima di analizzare gli scenari possibili futuri. Ricordando che il match d’andata è già stato disputato: finì 1-0 per i francesi.
Edouard Philippe, Primo ministro francese, ha detto parole molto chiare sul calcio e in generale sulle attività sportive di squadra: “Non sarà possibile né praticare sport in luoghi chiusi, né sport collettivi o di contatto“. Quindi, una cosa è certa: il Lione – in questa stagione – non potrà tornare ad allenarsi e a giocare in Francia. Potrà farlo – almeno sulla carta e allo stato attuale delle cose – solo all’estero
La prima ipotesi da prendere in considerazione è anche la più scontata: il ritorno degli ottavi di finale di Champions League tra Juventus e Lione sarà cancellato, non si giocherà. E in questo caso cosa potrebbe succedere? Dipenderà molto da come l’UEFA considererà la decisione assunta dal Governo francese e che inevitabilmente sarà ratificata dalla Federcalcio: il Lione sarà “squalificato” per non essersi presentato alla partita di ritorno? E – ulteriore passo avanti – la Juventus sarà ammessa d’ufficio ai quarti di finale?
Finora abbiamo ragionato partendo dal possibile forfait del Lione, ma l’analisi è decisamente più complessa e non può non tenere conto anche della posizione della Juventus. È evidente che, qualora la Serie A dovesse subire lo stesso destino della Ligue 1, diventerebbe oggettivamente impossibile anche per i bianconeri disputare la partita. A quel punto, tuttavia, sarebbe il proseguimento dell’intera Champions League a essere messo in discussione. Difficile immaginare come proseguire il torneo con così tante squadre mancanti (oltre a Juventus e Lione ancora in corsa ci sono ad esempio anche Atalanta, Napoli e PSG).
L’ipotesi estrema, per salvaguardare il più possibile la regolarità del torneo potrebbe essere quella di disputare la parte rimanente di Champions con una formula ridotta dai quarti di finale in poi in campo neutro e quindi individuando un Paese totalmente sicuro dal punto di vista sanitario e concedendo alle squadre rimaste in corsa il tempo necessario per allenarsi. Isolare giocatori e staff, assicurarsi che nessuno sia positivo al Covid-19, disputare le partite in un luogo protetto (naturalmente a porte chiuse) e a competizione finita imporre una quarantena. Praticabile? Verosimile? Al momento ci sentiamo di rispondere con un secco no. Anche se un esempio in tal senso già c’è: la Romania ha deciso di concludere il proprio campionato in Turchia.
(Fonte: Eurosport.com)

