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Calciomercato

Cancelo verso lo United è l’ultima vittima dell’Allegri-pensiero

Sembra paradossale a sentirsi: Cancelo potrebbe lasciare la Juventus, direzione Manchester. Jorge Mendes, suo procuratore, ha avviato i contatti con i Red Devils in seguito ai forti dissapori tra il suo assistito e il tecnico juventino

Il termine “paradossale” non viene usato in casualmente. È infatti proprio Massimiliano Allegri ad aver definito Joao Cancelo uno dei “terzini più forti al mondo” e sempre il sergente Max parla di “tasso tecnico da alzare”, di “qualità dei singoli che risolvono le partite” o di “calcio semplice dove sono le giocate a fare la differenza”. Strano però poi che, a queste parole, non seguano i fatti. È così che rimangono puntualmente in panchina giocatori come lo stesso Joao, Douglas Costa e Spinazzola (che ad annata conclusa può serenamente definirsi una spanna superiore ad Alex Sandro) o ne viene comunque richiesta la cessione, come pare essere accaduto per i primi due in aggiunta a Dybala. In pratica tutta la filosofia allegriana va a farsi benedire in nome della crociata che il tecnico livornese sembra aver intrapreso da un paio d’anni: quella contro il bel gioco. Questo bel gioco sembra davvero, per Allegri, un’entità maligna da cui liberarsi e con la quale è impossibile vincere (non importa se Guardiola tra Bayern e City ha vinto tutto il vincibile tranne la Champions, se Klopp col suo Dortmund ha fatto faville, se un Ajax di ragazzini lo ha buttato fuori nei 180′ e probabilmente raggiungerà una finale di Champions dopo 23 anni) e tutti i giocatori che potrebbero contribuire al raggiungimento di questo tanto odiato stile, seppur tecnici e decisivi, finiscono con l’essere epurati. Il terzino portoghese non sarebbe infatti né il primo né l’ultimo della lista ma verrebbe comunque dopo i vari Tevez, Bonucci, Pirlo ai tempi del Milan e Benatia. Sembra chiaro che il prototipo di giocatore allegriano siano i Mandzukic, i Khedira, Matuidi e De Sciglio, quelli che quando può mette sempre ma che di tecnico hanno ben poco; strana scelta, quando si parla giocate decisive e qualità dei singoli. Il sergente Max sembra in confusione e sarebbe il caso che qualcuno gli indicasse la porta , prima che i danni diventino irreparabili. Qui, la palla, passa alla società.

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