Bufera in casa Fiorentina all’interno di un quadro sempre più critico. La società viola esce alla ribalta ed è nuovamente al centro dell’attenzione, questa volta per le incertezze riguardanti il futuro del direttore sportivo Daniele Pradè.
Dopo le dimissioni improvvise dell’allenatore Raffaele Palladino, avvenute appena tre settimane dopo il rinnovo del contratto fino al 2027, emergono interrogativi sul ruolo di Pradè e sulle dinamiche interne al club.
Reuters
Le dimissioni di Palladino: un fulmine a ciel sereno
Il 29 maggio 2025, Palladino ha lasciato la guida tecnica della Fiorentina, nonostante avesse recentemente prolungato il suo contratto. La decisione è giunta inaspettatamente, soprattutto considerando che, solo 24 ore prima, durante la conferenza stampa di fine stagione, sia Pradè che il presidente Rocco Commisso avevano espresso grande stima nei confronti dell’allenatore, definendolo addirittura “come un figlio”.
Durante le battute finali del campionato, si era vociferato della nascita di tensioni e umori sempre più tesi tra Pradè e Palladino, tanto da battezzare come ipotesi più probabile proprio questa, la motovazione che ha costretto Palladino a chiudere i ponti con i viola.
Un rapporto ormai diventato insanabile e una convivenza non più sostenibile da parte del tecnico, e che starebbe proiettando anche lo stesso direttore sportivo a dare le dimissioni, visto che il clima che si sta creando intorno alla società è sempre più teso e imbottito di contestazioni da parte del popolo fiorentino.
Sono Alessandro Bertolino, appassionato di calcio sin da piccolo e grandissimo tifoso.

