Vediamo cosa rischia davvero il Milan a seguito della vicenda giudiziaria odierna
codice di giustizia sportiva
L’articolo 31 dice che «costituisce illecito amministrativo la mancata produzione, l’alterazione o la falsificazione materiale o ideologica, anche parziale, dei documenti richiesti dagli organi di giustizia sportiva, dalla Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche (COVISOC) e dagli altri organi di controllo della Federazione nonché dagli organismi competenti in relazione al rilascio delle licenze UEFA e FIGC, ovvero il fornire informazioni mendaci, reticenti o parziali». Poi nell’articolo 32 («Doveri e divieti in materia di tesseramenti, trasferimenti, cessioni e controlli societari») si spiega che «la società che non adempie agli obblighi di comunicazione e di deposito nei termini fissati dalle disposizioni federali in materia di controllo delle società professionistiche o di ammissione ai campionati professionistici o di rilascio delle licenze Figc è punita, per ogni inadempimento, con le sanzioni previste dalle medesime disposizioni federali ovvero, in mancanza, con quelle dell’ammenda o della penalizzazione di uno o più punti in classifica».
Norma Uefa
C’è poi il tema delle norme Uefa che sarebbero violate se si dimostrasse che Elliott è ancora il proprietario del Milan e, contemporaneamente, che è stato quello del Lille., circostanza da sempre negata. Elliott, questo è noto, è intervenuto — assieme a Jp Morgan — nel 2018 con un prestito all’allora presidente del Lille Gerard Lopez di 140 milioni con tassi di interesse a due cifre (basse). Il club ha cambiato proprietà il 18 dicembre 2020, come da comunicato ufficiale. «È arrivata la finalizzazione del trasferimento di proprietà di Victory Soccer Limited, di proprietà di Gérard Lopez, a Callisto Sporting S.à.r.l. (“Callisto”), di proprietà di Merlyn Partners SCSp (“Merlyn”). La transazione è stata finalizzata il 18 dicembre 2020». Il Milan è passato da Elliott a RedBird nell’agosto 2022, quindi dopo il cambio di proprietà del Lille. Se però si dovesse dimostrare che i due club hanno ancora la stessa proprietà, l’articolo violato sarebbe l’art. 5 del regolamento Uefa che si occupa di multiproprietà secondo cui «nessun club, persona fisica o giuridica partecipante a una competizione per club Uefa può, direttamente o indirettamente detenere o negoziare titoli o azioni di qualsiasi altro club partecipante a una competizione per club Uefa; essere membro di qualsiasi altro club che partecipa a una competizione per club Uefa; essere coinvolto a qualsiasi titolo nella gestione, amministrazione e/o prestazione sportiva di qualsiasi altro club partecipante a una competizione per club Uefa; poter esercitare con qualsiasi mezzo un’influenza decisiva nelle decisioni del club». L’Uefa potrebbe, in quel caso, escludere i due club dalle Coppe europee.
(Fonte Corriere della Sera)

