In silenzio. Come l’esultanza di Kvaratskhelia. Il Napoli alla fine non ha fatto proclami, ha mantenuto la calma e ha rifilato un 3-0 alla Cremonese che vale parecchio: il 19 sigillo in campionato in 22 gare ha diversi significati, su tutti quel +16 sull’Inter seconda in classifica.
È pur vero che i nerazzurri devono ancora giocare contro la Sampdoria nel monday night, ma un ritmo simile è improponibile per chiunque.
Spalletti sorride ancora e si gode un Napoli formato Champions: giusto mantenere i piedi per terra dopo il successo contro una squadra ultima in classifica e con mezzo piede in Serie B. Ma il tricolore passa anche da questo tipo di partite.
Spalletti non ha minimamente pensato a una gara semplice, le scelte iniziali hanno ribadito la volontà del tecnico di mantenere altissima la concentrazione: Kvaratskhelia e Lozano a supporto di Osimhen, con Anguissa, Lobotka e Zielinski in cabina di regia. La Cremonese invece è stata costretta a reinventarsi viste le assenze pesanti di Dessers e Okereke, con un 3-5-2 difensivo e preparato per poter far male in contropiede.
Gli azzurri però hanno concesso giusto cinque minuti agli ospiti, poi il palleggio tra le linee è stato devastante, così come il ritmo. Tra le giocate di Osimhen e le due occasioni di Di Lorenzo cancellate da Carnesecchi, il gol del vantaggio è arrivato dal solito Kvaratskhelia, ancora una volta in versione fenomeno: due tocchi e imbucata sul palo lontano da posizione defilata per sbloccare una gara ruvida, bloccata soprattutto nella parte centrale. L’unico demerito del Napoli è stato quello di non affondare in maniera decisa, lasciando in sospeso una gara territorialmente dominata.
Osimhen ed Elmas firmano il tris alla cremonese
Il risultato in bilico ha aumentato la difficoltà di una gara sulla carta semplice soltanto nei primi dieci minuti della ripresa, i padroni di casa si sono affidati alle folate offensive e alle iniziative dei singoli, come la conclusione con slalom di Lozano neutralizzata ancora da Carnesecchi. È bastato un piccolo colpo sull’acceleratore per poter archiviare la pratica, un calcio d’angolo conquistato da Anguissa e pennellato da Zielinski: Carnesecchi ha fatto un mezzo miracolo sul colpo di Di Lorenzo, ma non ha potuto fare nulla sulla ribattuta da due passi di Osimhen. Il 17esimo gol del nigeriano ha spianato la strada, Elmas ha chiuso il match con un diagonale praticamente imprendibile. Il tris pesa, il’assolo numero 19 anche: il Napoli intravede il traguardo e non ha nessuna intenzione di frenare.
Fonte: Tuttomercatoweb

Giornalista Pubblicista, Direttore Responsabile di Momenti di Calcio. Appassionato di calcio e laureato in Giurisprudenza presso l’Università Roma Tre

