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Accade oggi, il 3 ottobre del 1909 fu fondato il Bologna Football Club

Il Bologna Football Club viene fondato nel 1909 come «sezione per le esercitazioni di sport in campo aperto» del Circolo Turistico Bolognese, su iniziativa di Emilio Arnstein e sotto la presidenza dello svizzero Louis Rauch.

Il club s’iscrive ai campionati organizzati dalla FIGC dalla stagione 1910-1911 e diviene una delle protagoniste del torneo italiano all’inizio negli anni venti, con l’ingaggio dell’allenatore professionista austriaco Hermann Felsner.

I Felsinei vincono il loro primo campionato italiano nella stagione 1924-1925 sconfiggendo il Genoa dopo cinque incontri nella finale di Lega Nord e l’Alba Roma nella finalissima, in quello che la stampa definisce lo Scudetto delle pistole.

Tra la fine degli anni venti e l’inizio degli anni trenta, secondo molti addetti ai lavori, i Rossoblù sono una delle formazioni più forti e vincenti a livello mondiale.

Il Bologna s’impone nuovamente nel campionato italiano (1929)[20] e due volte nella Coppa dell’Europa Centrale (1932 e 1934) — unica squadra italiana a vincere il trofeo sotto questa denominazionecon calciatori quali Mario Gianni, Felice Gasperi, Bernardo Perin, Giuseppe Della Valle e Angelo Schiavio.

Nel 1934, Renato Dall’Ara assume la presidenza della squadra.

Il ciclo di successi continua negli anni trenta e nei primi anni quaranta con le vittorie di altri quattro scudetti (1936, 1937, 1939 e 1941) e del Trofeo dell’Esposizione (1937) a Parigi contro il Chelsea, battuto 4-1.

Con questo match, i Felsinei diventano la prima squadra italiana a sconfiggere una compagine inglese in un torneo internazionale.

Quel gruppo, guidato da Árpád Weisz prima e di nuovo da Felsner poi, divenne noto come «Lo squadrone che tremare il mondo fa».

Negli anni successivi, il Bologna si posiziona frequentemente dietro le squadre dell’asse Milano-Torino.

Nella stagione 1945-1946 vince anche la Coppa Alta Italia.

Con la fine del ciclo di vittorie e l’arrivo degli anni cinquanta, gli emiliani restano in massima divisione senza riuscire ad alzare qualche trofeo e concludendo i campionati nella parte bassa della graduatoria.

Nel decennio successivo inizia a giocare Giacomo Bulgarelli, divenuto un simbolo dei Rossoblù.

Nel corso del campionato della stagione 1963-1964, cinque giocatori del Bologna — Pavinato, Fogli, Tumburus, Perani e Pascutti vengono trovati positivi dopo gli esami effettuati un mese prima in occasione del match con il Torino.

I calciatori, l’allenatore e il medico Poggiali sono squalificati per 18 mesi e il club penalizzato di tre punti.

Tuttavia, le controanalisi dimostrano l’innocenza dei tesserati: i tre punti sono restituiti e le squalifiche annullate, permettendo il riaggancio in vetta dei Rossoblù all’Inter.

Il campionato termina con le due squadre appaiate al primo posto: per la prima volta si rende necessario uno spareggio, da giocare a Roma.

Pochi giorni prima, muore per infarto il presidente Dall’Ara, mentre sono in corso le discussioni con Moratti, presidente dell’Inter, sui dettagli per lo spareggio.

Il Bologna vince la sfida per 2-0, conquistando il settimo scudetto e prendendo parte per la prima volta alla Coppa dei Campioni.

La società alterna allenatori e presidenti fino a quando Edmondo Fabbri guida il Bologna al successo nella Coppa Italia e nella Coppa di Lega Italo-Inglese, entrambe conquistate nel 1970.

Quattro anni dopo, il club supera il Palermo ai rigori e si aggiudica la sua seconda Coppa Italia.

A inizio anni ottanta, i Rossoblù sono autori di una doppia retrocessione in Serie C1, alternandosi tra la prima e la seconda divisione verso la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta.

Nel 1993, il Bologna, retrocesso nuovamente in C1, fallisce ed è rifondato sotto la denominazione di “Bologna Football Club 1909”, ripartendo proprio dal terzo livello calcistico.

Segue una rapida doppia promozione che riporta i Felsinei in Serie A e nelle competizioni europee, accogliendo i talenti di Roberto Baggio e Giuseppe Signori.

Nella stagione 1998-1999 vince la Coppa Intertoto e raggiunge le semifinali di Coppa Italia e di Coppa UEFA.

Nella stagione 2001-2002, il Bologna sfiora il quarto posto e la possibilità di partecipare all’edizione successiva della Champions League.

Nell’ultima giornata perse e si posiziono’ al settimo posto finale godette della qualificazione in Coppa Intertoto.

Tra il 2005 ed il 2014, il Bologna retrocede due volte in Serie B, tuttavia pochi anni dopo viene promosso in massima serie.

Nel 2014 l’imprenditore canadese Joey Saputo diviene il quarto presidente straniero nella storia del Bologna.

Nelle stagioni seguenti in Serie A i Rossoblù concludono sempre tra la 10ª e la 15ª posizione in classifica i loro campionati.

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