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Fiorentina: calma e sangue freddo

Calma e sangue freddo. Deve essere questo il motto per questa Fiorentina in crisi. In crisi di risultati e di gol. Le idee di gioco ci sono ancora, magari più a tratti rispetto all’anno scorso ma ci sono.

In questo inizio di campionato la Viola ha pagato dazio principalmente per tre aspetti.

Il primo, in realtà il più evidente è la crisi di gol. Jovic e Cabral si alternano regolarmente ma nessuno dei due segna. L’onda è quella del finale di stagione scorso una volta ceduto Vlahovic che da solo invece aveva tenuto l’attacco ad alti livelli.

Italiano dovrà lavorarci. Sui singoli, ma anche nell’insieme. Perchè in realtà i due centravanti tirano poco, quindi vuol dire che il problema è un po’ a monte.

La squadra invece nella sua totalità tira. in Serie A è terza per numero di tiri. Ma è il tredicesimo attacco per gol. La differenza sta tutta li. Chi va al tiro sbaglia molto (Ikonè su tutti), chi dovrebbe avere una mira migliore tira poco.

Il secondo aspetto sono gli errori individuali. Detto degli errori sottoporta che gridano vendetta, spesso la difesa fa errori singoli che vengono pagati a caro prezzo. La disfatta turca nasce da un errore di Gollini nella presa sul primo gol e da una leggerezza mastodontica in palleggio sul secondo. Ma andando indietro nelle partite MartinezQuarta prima e Igor poi non hanno fatto meglio dando il là a gol avversari.

Terzo punto sono gli infortuni. Mettendo da parte Castrovilli di cui si sapeva il problema, gli acciacchi in corso di inizio stagione non sono stati pochi. La Fiorentina non può permettersi le assenza di Milenkovic e Gonzalez . Il primo comanda la difesa e alza il livello anche dei compagni di reparto. Il secondo è l’esterno con maggiore imprevedibilità. L’unico che può in egual misura giocare sulla riga laterale e saltare l’uomo o entrare dentro e tirare. E lui fra l’altro la porta la vede anche meglio dei compagni se vogliiamo riallacciarsi al punto 1. Inoltre anche i lori vice o compagni di reparto naturali non stanno benissimo . Sottil ha qualche problemino, Igor ha avuto un inizio stagione in ritardo e complesso.

Ora è fuori anche Dodò che sembrava poter alzare il livello sulla fascia destra.

Per tutti questi motivi Italiano ha da lavorare. Ma, come detto, bisogna mantenere la calma. Cercare di fare il massimo contro il Verona (3 punti sarebbero fondamentali per non vedersi in zone pericolose,pur essendo molto presto) e sfruttare la sosta per chiarirsi le idee e recuperare più uomini possibili.

Italiano ha di fronte una bella prova. Negli anni passati non aveva mai avuto periodi di difficoltà prolungati.

Ma sia lui che la Fiorentina, intesa come squadra e società, hanno tutto per risolvere la situzione

chimico, appassionato di calcio, di tattiche e statistiche

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