Pavel Nedvěd nasce a Cheb, il 30 agosto 1972. E’ un dirigente sportivo ed ex calciatore ceco, vicepresidente della Juventus.
È stato, dal 2000 al 2006, capitano della nazionale ceca, con la quale è stato vicecampione d’Europa nel 1996.
Nato a Cheb e cresciuto poi nella vicina Skalna, Nedvěd ha iniziato la sua carriera calcistica nella natia Cecoslovacchia.
Ha iniziato a giocare appena cinquenne per il Tatran Skalná, nel 1977.
Si è trasferito al RH Cheb nel 1985, giocandovi per una stagione. In seguito si è accasato allo Skoda Plzeň, nella quale ha militato perbuna stagione.
Ha giocato per il Dukla Praga nel 1991, ma rimase con il club una sola stagione prima di trasferirsi allo Sparta Praga l’anno seguente.
Con il club ceco vince un campionato cecoslovacco nella stagione 1992-1993, due campionati cechi nelle stagioni 1993-1994 e 1994-1995, e infine una Coppa della Repubblica Ceca nella stagione 1995-1996.
Al termine del campionato d’Europa 1996 che lo vede finalista con la sua nazionale, passa alla Lazio.
Il 7 settembre 1996 debutta in Serie A con la maglia della Lazio contro il Bologna.
In quell’annata trova 7 volte la via del gol, confermandosi uno dei punti fermi della rosa della squadra.
Nella stagione 1997-1998, segna 4 gol nelle prime tre partite di campionato.
Nella seconda stagione con la Lazio vince la Coppa Italia, battendo nella doppia finale il Milan, e perde la Coppa UEFA cadendo nella finale unica di Parigi contro l’Inter.
La terza stagione a Roma si apre per Nedvěd con la conquista della prima Supercoppa italiana, giocando la finale vinta per 2-1 sulla Juventus.
L’annata è caratterizzata da un infortunio che lo blocca per un lungo periodo. A fine stagione è il match winner della finale di Coppa delle Coppe UEFA.
La stagione successiva inizia con il trionfo in Supercoppa UEFA contro il Manchester Utd. Trova 5 volte la via del gol nel corso del campionato.
Nell’ultima giornata la Lazio batte la Reggina per 3-0, e approfittando della caduta della squadra bianconera sul campo del Perugia, dopo ventisei anni torna a laurearsi campione.
Nell’annata 2000-2001 il ceco realizza 13 gol.
Da ricordare anche la doppietta contro la Juventus (4-1).
Nedvěd decide di lasciare la Lazio a causa di sopravvenuti dissidi con la dirigenza e con la stessa società capitolina costretta a cederlo per far cassa.
Dopo cinque stagioni viene acquistato dalla Juventus. Partito Zidane, si siede sulla panchina bianconera l’allenatore Marcello Lippi.
Segna alla terz’ultima giornata il gol decisivo per espugnare il campo del Piacenza (0-1), che contribuisce alla rimonta ai danni dell’Inter culminata con la vittoria dello Scudetto all’ultima giornata.
Nell’annata 2002-2003 realizza 9 gol in campionato e bissa lo Scudetto, che si aggiunge alla Supercoppa italiana.
Nella stagione successiva vince un’altra Supercoppa italiana.
Il 2003 si conclude con la conquista del Pallone d’oro assegnatogli dalla giuria della rivista francese France Football.
Dopo quarantuno anni dall’unico calciatore ceco dopo Josef Masopust, e con il titolo di World Player of thue Year conferitogli dalla rivista britannica World Soccer.
Nel 2004 festeggia la consegna ufficiale del Pallone d’oro davanti ai suoi tifosi con un gol da 30 metri al Perugia 1 a 0.
Nei due anni successivi, con Fabio Capello in panchina, vince altri due campionati che, successivamente, saranno l’uno revocato e l’altro non assegnato per le vicende di Calciopoli.
Nell’estate 2006, portano altresì alla retrocessione d’ufficio della Juventus in Serie B.
Nedvěd è tra i senatori bianconeri che decidono di rimanere a Torino anche con la squadra relegata tra i cadetti.
Nella stagione 2006-2007 in campionato con 33 presenze e 11 reti, che contribuiscono all’immediata risalita dei piemontesi in massima serie.
Nell’annata del ritorno in Serie A, il 9 dicembre 2007, festeggia la sua partita numero 300 in bianconero siglando il gol della vittoria contro l’Atalanta.
Il 17 maggio 2009 tocca quota 500 presenze da professionista.
Il successivo 31 maggio, dopo avere annunciato l’imminente ritiro dal calcio giocato.

