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Torino, l’Olimpico non è più un fortino: tutti i perché del crollo verticale dei granata

La squadra di Juric è alla seconda sconfitta di fila e non vince dal 4-0 contro la Fiorentina dello scorso 10 gennaio

Un crollo verticale, ricorda Tuttomercatoweb, con ripercussioni sulla classifica: il Toro aveva il miglior rendimento casalingo e adesso è al nono posto, Bremer e compagni respiravano aria d’Europa e ora si ritrovano alla stessa distanza tra sesto posto e zona retrocessione (11 punti).

E’ stato un mese e mezzo terribile per Juric e i suoi ragazzi, incapaci di vincere per cinque gare consecutive e che nelle sette partite del girone di ritorno hanno preso quasi la metà dei gol di tutta l’andata.

Ai cali di attenzione, poi, bisogna aggiungere il crollo di Milinkovic-Savic: Deiola ha pescato il jolly dalla distanza trovando l’angolino basso, il portiere è andato giù troppo lentamente ma il pensiero di Juric, con Berisha e Gemello possibili alternative per la trasferta di Bologna se si andasse verso il ribaltone tra i pali.

Anche perché il tecnico vuole assolutamente evitare di vivere un altro girone di ritorno come capitato a Verona: 30 punti all’andata, 15 al ritorno, questo il pericoloso precedente della scorsa stagione. L’Hellas tirò i remi in barca una volta raggiunto l’obiettivo della salvezza raddoppiando le sconfitte (da 5 a 10) e dimezzando le vittorie (da 8 a 3), il Toro sembra sulla stessa strada.

La media punti è già passata da 1.31 a 1.14 in meno di due mesi, nelle ultime cinque partite nessuna squadra ha collezionato meno dei granata. Se non altro, però, sono passati gli spaventi legati a Sanabria e Belotti: per il primo è una distorsione di poco conto, per il Gallo una botta alla caviglia. Entrambi gli attaccanti ci saranno regolarmente a Bologna, là dove il Toro dovrà necessariamente riprendere la propria marcia.

(Fonte Tuttomercatoweb)

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