Il Genoa c’è , l’arrivo di Alexander Blessin ha dato la così detta scossa alla squadra. Intensità, pressing alto e cattiveria agonistica sono i dettami principali del tecnico tedesco chiamato all’impresa, per il momento possibile, di salvare il Grifone dalle pericolose acque della zona retrocessione. L’impatto è stato buono con due pareggi che hanno comunque portato fiducia all’interno del gruppo e permesso di muovere le classifica. La squadra ha mostrato un approccio combattivo e movimenti di pressione sul portatore di palla fin dalla sua area di rigore, impedendogli di ragionare e inducendolo all’errore.
Difesa blindata
Fra le note positive di questa primissima parte di avventura dell’ex Ostende c’è senza dubbio il fatto di aver blindato la difesa. Il dato che risalta è che i due pareggi contro Udinese e Roma sono arrivati mantenendo la porta inviolata. Quella del Grifone resta comunque una delle peggiori retroguardie del torneo con 45 reti incassate ma il bottino sin qui raccolto dal nuovo allenatore, viste le premesse di una prima di stagione da dimenticare, può ritenersi per il momento soddisfacente. Da sbloccare invece l’attacco, rovescio della medaglia, che in campionato non trova la via del gol dal 6 gennaio, 1-1 contro il Sassuolo con il colpo di tacco di Destro.
Salernitana e Venezia fondamentali
Adesso la stagione passa dalle prossime due partite. Domenica alle 15 arriverà al “Ferraris” la Salernitana mentre sette giorni più tardi i rossoblu andranno ospiti del Venezia al “Penzo”. Due sfide, due battaglie sportive da non sbagliare se si vuole cullare l’obiettivo di mantenere la categoria. Servirà quindi un Grifone d’attacco, oltre a quello da battaglia ammirato nelle ultime uscite, e la palla passa dunque agli elementi di maggior qualità come Amiri, colpo di mercato dal Bayer Leverkusen, e agli attaccanti Mattia Destro o Roberto Piccoli, indipendentemente da chi Blessin schiererà dal primo minuto. Due settimane fondamentali per il Genoa. Non si può più sbagliare.
Fonte: Tuttomercatoweb
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