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Juventus-Napoli, il Corriere della Sera: sospetti sul patto De Luca-De Laurentiis

Il Corriere della Sera in edicola questa mattina parla di sospetto, prontamente smentito, di un accordo tra il Governatore della Campania De Luca e Aurelio De Laurentiis per far sì che la gara di Torino non venisse giocata

Ecco uno stralcio dell’articolo: Tutti si affrettano a smentire ma il sospetto di un contatto, di una telefonata fra i due, resta eccome. E non solo perché Vincenzo De Luca, presidente della Campania, da sempre comunista e diessino in qualche modo eretico, sopra le righe, senza peli sulla lingua, è amico di vecchia data di Aurelio De Laurentiis, nipote del celebre Dino, produttore cinematografico e imprenditore di successo, presidente del Napoli e anche lui come De Luca allergico alle formalità e all’etichetta, propenso all’iperbole e con un ego in qualche modo simmetrico a quello del politico.

Il sospetto resta perché i due sono ormai da tempo legati anche politicamente, e questo nonostante un tempo De Laurentiis si schierò a favore del centrodestra e di Caldoro, candidato alla Regione per Forza Italia, per poi comunque virare a 360 gradi, dichiararsi un «intellettuale di sinistra», amico dello juventino De Luca dal 1994 e ora anche supporter della sua rielezione alla guida della Campania.

Ha destato scandalo e reazioni il suo endorsement di qualche giorno fa, poco prima delle elezioni: «Cari campani, il Napoli sostiene la candidatura di De Luca per il secondo quinquennio di presidenza della Campania. Oggi è l’unico politico che può risollevare le sorti della Regione a livello nazionale e internazionale. Non abbiate dubbi. È lui l’uomo migliore del momento».

Insomma un sodalizio che è più che collaudato, che produce inediti assoluti, come quello di una squadra di calcio che si schiera politicamente.

Del resto in questa storia che è anche molto italiana, con le regole della Figc e del Cts che confliggono con quelle delle Regioni e delle Asl, Aurelio De Laurentiis alla positività di Zielinski manda un sms ad Andrea Agnelli, presidente della Juventus, dove cerca comprensione, solidarietà, e il rinvio del match. Agnelli risponde ribadendo l’adesione alle regole esistenti: quindi nessun rinvio. E Pirlo ha ribadito il principio.

(Fonte Corriere della Sera)

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