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Scintille Pallotta-Commisso: il viola “ non parla nemmeno l’italiano” e l’ex giallorosso replica “Non l’ho neanche voluto come socio”

Volano gli stracci tra l’ex presidente romanista James Pallotta e quello della Fiorentina Rocco Commisso

Commisso ha così commentato la cessione del club giallorosso: “Non conosco Friedkin personalmente, ma conosco la JP Morgan, l’advisor di cui si è servito: nel 2011 dovevo entrare nella Roma con DiBenedetto ma poi ho rinunciato.  

Poco dopo arrivò Pallotta. I miei genitori mi hanno insegnato tante cose, tra cui quella di imparare dagli sbagli degli altri. Pallotta non sapeva nemmeno parlare italiano, perché lui era americano di terza generazione: io invece parlo italiano, sono stato italiano prima di tanti altri.

La prima cosa che consiglierei a Friedkin è di non fare promesse che poi non può mantenere: a Pallotta, ad esempio, dissi che prima di promettere ai tifosi della Roma che la sua squadra sarebbe arrivata nelle top-cinque del mondo, doveva prima vincere qualcosa. Io non faccio mai promesse che non posso mantenere“.

Puntualmente poco fa è arrivata su Twitter la replica di Pallotta: “Dai Rocco, non puoi ancora essere sconvolto dal nostro incontro a New York, più di cinque anni fa, quando ti ho detto che non ti avrei mai e poi mai e poi mai avuto come partner in un grande club come la Roma?!”.

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