Gonzalo Higuain si prepara a giocare quelle che potrebbero essere le sue ultime partite in bianconero.
È vero, come scrive Sportmediaset che il suo contratto scade nel 2021, ma difficilmente la Juventus lo manderà via a costo zero e le voci di un suo ritorno al River Plate, il club che lo lanciò tra i professionisti, sono sempre più forti.
Si avvia dunque a conclusione, a meno di clamorose sorprese, l’avventura europea di un attaccante che nel 2016 batteva il record assoluto di gol in Serie A in una stagione e due anni più tardi lanciava la Juve verso lo scudetto con il gol decisivo nel match contro l’Inter.
Da quel momento, però, le delusioni hanno superato le soddisfazioni e il vero Higuain si è visto sempre più di rado.
È indubbiamente l’estate del 2018 a segnare un crocevia importante nella carriera del Pipita.
Dopo le tre incredibili stagioni con la maglia del Napoli (91 gol in 146 partite fra campionato e coppe, compreso il record di 36 gol in campionato nel 2015/16) e due solidi anni alla Juventus (55 gol in 105 partite complessive), Higuain passa al Milan in prestito con diritto di riscatto fissato a 36 milioni di euro, nell’ambito di una serie di operazioni tra le due rivali che porteranno Leonardo Bonucci di nuovo in bianconero e Mattia Caldara sulla sponda rossonera dei Navigli.
L’avventura con il Milan, con Gennaro Gattuso in panchina, parte con grandi speranze: la condizione fisica, fonte di polemiche nelle estati precedenti, sembra ottimale, la voglia di dimostrare di essere ancora al top è tanta.
Il campionato inizia anche in maniera piuttosto discreta: il Pipita segna con una certa regolarità, pur senza strafare, sia in campionato sia in Europa League. Qualcosa, però, si inceppa fra ottobre e novembre e i malumori esplodono proprio nella partita contro la sua ex squadra, la Juventus.
Durante il match di San Siro Higuain sembra nervoso sin dal primo minuto: si sbraccia, sbraita, non è tranquillo. Al 40’ sbaglia un rigore con un tiro prevedibile deviato sul palo da Szczesny, nel finale protesta in maniera troppo veemente contro l’arbitro Mazzoleni e si becca cartellino rosso e due giornate di squalifica.
Al rientro dalla sospensione segue un mese di dicembre da incubo, con cinque partite tra campionato ed Europa League senza reti per il Pipita e la clamorosa eliminazione europea per mano dell’Olympiacos. Da Milanello rimbalzano voci di contrasti con i compagni di squadra e il tecnico Gattuso.
La società e lo stesso allenatore smentiscono a più riprese, ma è evidente che qualcosa non vada. Nemmeno il gol vittoria del 28 dicembre contro la Spal cambia il destino del Pipita: sarà anzi quello l’ultimo squillo rossonero di Higuain.
(Fonte Sportmediaset)

