Le mascherine sono il vero problema di questa emergenza legata al Coronavirus in Italia. Con la Fase 2 che prima o poi arriverà, si dovrà uscire di casa necessariamente indossandone una. Ogni volta.
E’ dunque facile capire la necessità di reperire con maggior facilità un numero consistente di mascherine senza dover spendere per ognuna di esse un occhio della testa e magari aver dovuto fare il giro di una decina di farmacie.
In commercio ce ne sono tante, tutte più o meno affidabili. Sicuramente più di quelle fatte in casa con un bandana o con la carta forno seguendo un tutorial su YouTube. Un metodo magari utile per chi deve fare una passeggiata intorno al palazzo con il proprio cane, non di certo per un operatore sanitario o una persona chiamata a spostarsi con i mezzi e a frequentare un posto di lavoro molto affollato.
Vista la ancora non facile reperibilità delle mascherine, quest’ultime possono essere riutilizzate?
Anche qui vanno fatte delle distinzioni partendo sempre da un presupposto. Tutti questi tipi di mascherine dovrebbero essere monouso, ovvero si utilizzando una volta e poi si dovrebbero buttare. Viviamo, però, in tempi non comuni e quindi vi segnaliamo un modo molto semplice e pratico per sanificare la vostra mascherina in caso di scarsa reperibilità di nuove.
1) La mascherina chirurgica
Andrebbe utilizzata una sola volta (sono tutte monouso) perché l’impiego di disinfettanti o vapori di aria calda potrebbe danneggiare il tessuto e quindi esporre al contagio. Se non ne avete a disposizione altre, si può correre comunque ai ripari.
Per eseguire la sanificazione, per prima cosa lavatevi bene le mani. Togliete dal vostro volto la mascherina appena utilizzata usando esclusivamente gli elastici cercando di evitare di toccarla sulla parte esterna con le dita. A questo punto bisogna lavarsi nuovamente le mani e indossare un paio di guanti monouso o in alternativa sanificare le mani con una soluzione idroalcolica al 75-85%. Poggiate la mascherina su una superficie lavata con acqua e sapone o disinfettante idoneo, e spruzzate uniformemente la mascherina stessa con alcool al 70% su tutta la superficie, compresi gli elastici, senza eccedere nella bagnatura. Ripetete l’operazione dopo averla girata. A questo punto lasciatela per almeno 30 minuti i nun luogo protetto fino alla completa evaporazione. Se emana ancora un forte odore di alcool dopo la mezz’ora, lasciatela asciugare ulteriormente su una superficie pulita e sanificata, altrimenti riponetela in una busta di plastica fino al nuovo uso.
2) Le mascherine FFP1/FFP2/FFP3
Si possono riutilizzare dopo aver effettuato due trattamenti:
– Esposizione da entrambi i lati ad alta temperatura (superiore a 60°) come ad esempio il vapore del ferro da stiro a debita distanza.
– Trattamento con soluzioni disinfettanti e spray con alcol almeno al 70% (effettuare la stessa operazione descritta con la mascherina chirurgica).
(Fonte Corriere dello Sport)

