Il tecnico biancoceleste fece il suo esordio sulla panchina biancoceleste, quattro anni fa, contro il Palermo al Renzo Barbera, esattamente il 10 aprile del 2016 e la partita terminò 3-0 per i biancocelesti.
Simone Inzaghi oggi butta un occhio al passato, a quel 10 aprile del 2016 quando faceva il suo esordio ufficiale sulla panchina della Lazio. I biancocelesti si trovavano in una situazione scomoda e vengono da giorni tormentati: la sconfitta nel derby, l’esonero di Stefano Pioli e il cambio allenatore. Il tecnico piacentino si ritrova così a dirigere la prima squadra a Palermo, la prima presenza ufficiale. A sorpresa di molti addetti ai lavori,La Lazio sbanca il Barbera e allontana tutte le polemiche. Simone Inzaghi debutta con un 3-0 al Palermo, è la sua prima (di tante) gioia in biancoceleste. Doppietta di Miroslav Klose nel primo tempo, tris finale di Felipe Anderson. Il clima nel pre-partita era infuocato: scontri tra le due tifoserie in città prima del fischio d’inizio. E durante il match l’arbitro Gervasoni è costretto a sospendere la gara per due volte causa lancio di petardi e fumogeni in campo. Inzaghi però, sembra essere a suo agio. Completo blu, solita voglia di fare,gesti rabbiosi come se ci fosse lui in quell’undici titolare e tante urla per scuotere una squadra con l’obbligo di giocare la fine del campionato con orgoglio. Al fischio finale ci sono molti abbracci con i suoi giocatori, di quella squadra in pochi sono rimasti: Patric, Lulic e Parolo i titolari. Guerrieri, Milinkovic e Cataldi i giocatori in panchina. A Palermo è iniziata la sua cavalcata da allenatore biancoceleste: che dopo 4 anni ha messo in bacheca due Supercoppe italiane e una Coppa Italia. Un buon bottino fatto anche di record,successi e tabù sfatato.Adesso l’obiettivo è lo scudetto.
Francesco Baiocco

