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La moviola della domenica: polemiche per Lautaro, dubbi sul braccio di Cuadrado e sul fallo su Kluivert

Vediamo gli episodi salienti da moviola col solito commento della Gazzetta dello Sport

NAPOLI-JUVE—   Al 53’ la Juventus trova il gol con Cristiano Ronaldo ma la rete è annullata per il precedente fuorigioco di Higuain come conferma il Var. Al 71’ l’episodio dubbio in area Juve quando la palla finisce sul braccio aperto di Cuadrado. Mariani dice no e il Var non interviene, perché probabilmente la valutazione è quella di un tocco conseguente a un tentativo di giocata e di una posizione del braccio congrua col movimento, ma il dubbio resta e una review lo avrebbe fugato. Al 78’ non è sanzionata una manata piuttosto evidente di Douglas Costa a Mario Rui, mentre al 93’ viene fischiato a CR7 un incomprensibile fallo in staccata su Mario Rui: poi le proteste e un giallo, con il portoghese che manda a quel paese (non visto) l’arbitro.

INTER-CAGLIARI

Il primo episodio al 29’ prima del gol di Lautaro: c’è un contatto tra l’argentino e Walukiewicz prima dell’arrivo della palla ma sembra lieve, l’arbitro Manganiello vede direttamente e lo valuta non punibile e dopo il consulto col Var convalida la rete, valutazione che sembra corretta. La ripresa invece è all’insegna del nervosismo: se al 61′ ci sta non concedere rigore per Oliva che si frappone fra Young e il pallone, al 77’ prima dell’1-1 di Nainggolan dubbi sul mancato fischio per gioco pericoloso a Joao Pedro su Godin. Nervi e cartellini crescenti (ok il giallo a Lautaro) fino al finale il caos su Lautaro e Walukiewicz che saltano per la palla a centrocampo e l’argentino che finisce a terra senza che l’arbitro fischi. L’argentino è una furia, urla e si agita, prima prende il giallo, poi sul rosso diretto ancora per proteste perde ogni freno. Poi la panchina Inter con Conte e il terzo portiere Berni si aggiungono alla contestazione.

ROMA-LAZIO—   Al 34’ la Lazio trova il gol del pareggio, subito prima la palla respinta con un pugno da Pau Lopez sul filo della linea ma non esce dal campo: il gol è regolare. Al 49’ l’episodio principale: Kluivert finisce a terra in area dopo un contatto con Patric, Calvarese indica senza dubbi il dischetto concedendo un rigore alla Roma. Poi il Var Mazzoleni lo richiama e lo manda al monitor. Di fronte allo schermo l’arbitro vede nelle immagini Kluivert arrivare da dietro sul laziale e giudica il contatto come fallo del romanista. Ci può stare, ma resta un dubbio: che il difensore della Lazio, avvertendo l’avversario alle spalle, apra un po’ il gomito e sposti il fianco a causando la caduta dell’olandese.

Debutti per le partite di Parma e Genova: Simone Sozza e Marco Piccinini. Per il primo quello di ieri è stato l’esordio assoluto in Serie A dopo che soltanto la scorsa estate era stato promosso dalla Lega Pro alla Serie B. Un test, il suo Parma-Udinese, che sembra superato a pieni voti: nessuna emozione, nessuna indecisione e buon senso nei giudizi per il giovane avvocato di Seregno.

Lo si vede, ad esempio, su come neutralizza le scintille in campo senza ricorrere ai cartellini, sulla gestione dei cartellini, corretti e bilanciati anche nel caso del fallo di Laurini su Lasagna, cui poi annullerà correttamente un gol per fuorigioco. Una prima volta che fa ben sperare.

Decisamente meno bene, nonostante alcune partite interessanti in questo avvio di campionato, è andata a Piccinini in Sampdoria-Sassuolo. Per l’arbitro di Forlì, al suo primo anno di servizio effettivo e permanente in Serie A, sono almeno due gli episodi in cui qualcosa non ha funzionato. Al 25’ giudica da rosso diretto il fallo, che c’è ma che è decisamente lieve, di Peluso che ferma Gabbiadini da dietro. Ma guardando e riguardando le immagini difficilmente si può considerare da espulsione per aver impedito una chiara occasione da gol per attitudine e movimento del pallone diretto verso l’esterno. Sorprende anche il mancato intervento del Var. Altro errore al 79’: il protagonista è ancora una volta Gabbiadini, trattenuto con decisione in area da Caputo, viene ammonito davanti alle sue proteste per il fallo non sanzionato.

Ancora in crescita, dopo prestazioni altalenanti, l’arbitro Abisso di Palermo: ieri la sua Verona-Lecce ha avuto una direzione corretta, con un’espulsione sacrosanta, per doppia ammonizione, di Dall’Orco (già graziato di un primissimo giallo su Verre nel primo tempo). Giusto anche il rigore per l’uscita fallosa del secondo portiere leccese Vigorito su Amrabat.

(Fonte Gazzetta dello Sport)

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