“Se non gioco sabato siamo rovinati”. Questa l’intercettazione che ha puntato i fari su un nuovo caso di calcioscommesse e incastrato Giordano Maccarone, attualmente calciatore del Foggia, e soprattutto ex del Bisceglie all’epoca dei fatti. Lo stesso giocatore è finito ai domiciliari nell’inchiesta relativa a presunti illeciti commessi in relazione a tre gare nella stagione 2018/19.
Su richiesta della procura di Catania inoltre il Gip ha disposto i domiciliari per Andrea Leanza, titolare di un centro scommesse, e Rosario Cavallaro.
A margine della conferenza stampa il capo della Polizia di Catania ha delineato il modus operandi attuato.
La manipolazione non era incentrata tanto nell’influenzare il risultato finale, bensì avveniva in maniera più subdola ; “Tramite coinvolgimento di piattaforme ubicate all’estero per eludere eventuali indagini si cercava di manipolare alcuni eventi, come il numero di calci d’angolo o quello dei cartellini, nell’ambito della manifestazione sportiva” precisa il questore.
Più dettagliatamente Il Gip ha contestato inoltre un sodalizio criminoso che riguardava le tre persone.
Sempre tre il numero delle partite contestate nella fattispecie: Trapani-Bisceglie, Rende – Bisceglie e Bisceglie – Sicula Leonzio .
Non si sono fatte attendere le rassicuranti parole del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora: “ Sto seguendo tutto con grande attenzione “ .
E già, perché come in uno specchio d’acqua profondo la luce del sole illumina solo la superficie con chiarezza lasciando solo intravedere quello che c’è sotto, così traslando la metafora in termini sportivi/calcistici, i riflettori dell’informazione illuminano solo ciò che è più in evidenza e appetibile, ovvero i maggiori campionati, non preservando e non curando nel modo giusto le leghe inferiori, spinte in molti casi da un senso di appartenenza e partecipazione simile a molte grandi squadre.
Laddove di tanto in tanto la luce riesce a raggiungere la profondità, questa dura poco e ben presto viene di nuovo inghiottita dall’oscurità, tornando ad esser preda dell’oblio.
A meno che, la speranza è sempre l’ultima a morire, non si cambi l’angolazione dei riflettori o la sua intensità permetta di raggiungere le 20000 leghe (più nascoste) sotto i mari.
Jacopo Ioannilli

