L’Udinese di Tudor è uscita a testa alta da San Siro, nonostante l’inferiorità numerica non è stato semplice per l’Inter avere la meglio
Al termine della sfida di San Siro è stata l’Inter di Antonio Conte a gioire per la vittoria ottenuta, tre punti sofferti nonostante la superiorità numerica per una buona parte di gara contro un avversario, l’Udinese di Tudor che si è confermata squadra tosta, forte fisicamente, dura da battere anche senza il talento di De Paul. Il fantasista argentino ha perso la testa, reagendo a una chiara provocazione di Candreva colpendolo in modo evidente, anche se il nerazzurro ha poi accentuato notevolmente la caduta. De Paul ha sbagliato ed è stato giustamente punito dall’arbitro ma perchè chi provoca rimane sempre impunito? Sarebbe corretto punire sia la reazione che la provocazione ma qui il discorso è troppo ampio e complesso da affrontare, sta di fatto che l’Udinese ha disputato tutto il secondo tempo in inferiorità numerica mantenendo comunque equilibrio e lucidità tattica, sfiorando anche la rete del pareggio con un gran tiro di Lasagna.
Nonostante la sconfitta ciò che rimane negli occhi dei tifosi friulani è la prestazione della squadra bianconera che ha mostrato personalità e mentalità, cercando sempre e comunque di mettere in difficoltà un avversario sulla carta superiore e con altri obiettivi. Tudor ha dimostrato da subito coraggio anche nelle scelte iniziali, optando per il brasiliano Wallace a centrocampo e per Opoku in fase difensiva e la risposta di entrambi è stata più che positiva.
L’Udinese molto probabilmente dovrà rinunciare forzatamente a De Paul per almeno due giornate ma Tudor non sembra particolarmente preoccupato per questo, anzi le possibili alternative in fase offensiva non mancano e sono di qualità, elementi come Pussetto, Nestorovsky, Okaka danno esperienza e qualità al reparto e permettono al tecnico di poter provare nuove soluzioni tattiche.
Qualche decisione arbitrale non ha convinto sabato sera a San Siro ma è d’obbligo per i bianconeri friulani voltare pagina e concentrarsi sulle prossime tre partite, due casalinghe e una in trasferta, Brescia e Bologna al Friuli, Verona in trasferta. Avversari non semplici da affrontare ma alla portata dell’Udinese che stavolta più che mai ha tutto per ritagliarsi un ruolo da protagonista.
Lo stesso Antonio Conte ha parlato in termini molto positivi della squadra di Tudor, parole non di circostanza ma sincere. manifestazioni di stima che devono dare fiducia ed entusiasmo senza pressioni o ansia da prestazione. Si prevede un campionato particolarmente equilibrato, avversari “materasso” non ce ne sono, almeno per il momento, senza la giusta intensità e l’adeguata mentalità si rischia contro qualsiasi avversario che si chiami Inter o che si chiami Lecce, questo Tudor lo sa bene e vuole che la sua Udinese dia battaglia sempre, su qualsiasi campo.
MASSIMO LIVA

