Connect with us

home

I big bloccano il mercato delle grandi squadre: perché non si riesce più a vendere?

Le grandi squadre italiane sono bloccate sul mercato dai propri big, calciatori che guadagnano tanto e che non si vogliono muovere

Il Corriere della Sera prova a spiegare il perché di questo fenomeno esploso nel calciomercato attuale

Prima Icardi, poi Higuain e Dybala vogliono restare alla Juve, così come Khedira, Matuidi e Mandzukic; Donnarumma dice di preferire il Milan al Psg e anche i rossoneri hanno enormi difficoltà a cedere i giocatori di cui si vorrebbero liberare.

I direttori sportivi tremano mentre i proprietari e presidenti osservano inquieti.

Del resto oggi è importante costruire squadre forti, ma pure avere bilanci cristallini o — comunque — accettabili: l’Uefa è pronta a far cadere la propria mannaia

Ma perché i giocatori non vogliono cambiare squadra? La domanda ha diverse risposte possibili e spesso ogni caso ha una sua storia, ma si porta dietro un altro quesito per certi versi più inquietante: perché i nostri dirigenti sono incapaci di vendere?

Giovanni Branchini, storico agente di campioni, apre uno squarcio di verità con una considerazione banale quanto basilare: «Se hai i soldi, è più facile comprare i calciatori che cederli. Da sempre. È come andare a fare shopping con la borsa piena di denaro: vedi in vetrina ciò che ti piace e lo acquisti. Per vendere i giocatori, invece, occorre qualcosa che pochi hanno: la programmazione. Bisogna avere le idee chiare già prima del mercato. Al contrario molti club pensano a rafforzarsi e aspettano che, con il passare del tempo, si verifichi una congiunzione astrale tale per cui arrivino offerte allettanti per i loro giocatori».

Ma non succede spesso e di sicuro non sta capitando in questa estate di organici sul punto di esplodere, come quello della Juve; di campioni buttati in un angolo, come Icardi e (fino a poco fa) Nainggolan; di società che non possono rafforzarsi perché non riescono a vendere, come il Milan che ha messo sul mercato giocatori forti e meno forti (da Donnarumma ad André Silva passando per Biglia, Kessie, Suso) e invece ha venduto solo Cutrone.

Un bailamme che coinvolge i tifosi e in alcuni casi li sconvolge. Di sicuro la loro reazione non è univoca verso chi blocca il mercato delle società: gli interisti contestano Icardi, gli juventini acclamano Higuain e Dybala. «Il guaio è che i calciatori e i loro agenti adesso hanno troppo potere e fanno ciò che vogliono», l’accusa di Ariedo Braida, uomo mercato del grande Milan di Berlusconi e oggi al Barcellona. «Guadagnano tanti soldi, un’enormità, e non si rendono conto dei danni che fanno alle società e, di conseguenza, al calcio. Un tempo non era così, nel nostro mondo c’era più sentimento».

Fatto sta che la Juve, se non riuscirà a far fuori almeno tre big, dovrà escludere dalla lista per la Champions gente che guadagna 4 milioni come Matuidi, 5 come Mandzukic oppure anche 6 o 7 come Khedira, Higuain e Dybala.

Tra 15 giorni si tireranno le somme. Qualcuno alla fine accetterà di cambiare squadra, molti resteranno dove sono.

Guardati in cagnesco dall’allenatore, che non saprà cosa farsene, e soprattutto dal direttore sportivo, al quale chiederanno conto di quel pacco di milioni buttato in panchina o in tribuna. Braida sospira: «Ma a loro, ai giocatori, non interessa. Basta che incassino».

(Fonte Corriere della Sera)

Click to comment

Rispondi

Seguici su Facebook!

RSS Brevi Sport

Collabora con noi

RSS Dal mondo

More in home

Scopri di più da MomentidiCalcio.com

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere