La serie A è un campionato che di italiano oramai non ha più nulla o quasi. Le rose sono piene di stranieri e per i giovani italiani non c’è spazio. Un’affermazione che trova un feedback positivo sul piano dei calciatori, ma non su quello degli allenatori. Una situazione, quest’ultima, che non si verifica negli altri grandi campionati europei a venti squadre…
La serie A
La matematica non è un’opinione e allora spazio ai numeri. Nel campionato nostrano, ad oggi, le venti panchine sono occupate da 18 italiani e solamente due stranieri, uno dei quali, Sinisa Mihajlovic, quasi italiano acquisito. Se volgiamo lo sguardo al mese di agosto, all’inizio del campionato, gli allenatori con il patentino conseguito a Coverciano erano ben 19 (sulla panchina del Bologna sedeva Pippo Inzaghi). A corroborare ancor di più l’affermazione di partenza il dato calcolato su tutti i cambi susseguitesi da inizio stagione. La serie A ha visto andare in scena ben 31 allenatori, di cui ben 27 italiani. Un dato che fa riflettere.
Un calcio lento, noioso e forse lontano dall’ élite europea, ma che vede al suo timone personaggi dotati di grande personalità e preparazione. Non a caso, osservando gli altri paesi, sulla panchina del Chelsea si trova un italiano (Maurizio Sarri) e la nazionale albanese, esonerato Panucci, ha chiamato un altro nostro connazionale, Edy Reja.
La Liga spagnola
Subito dopo la serie A, in questa particolare classifica, troviamo la Liga. In Spagna sono ben 17 i tecnici iberici sulle panchine della massima serie. Guardando la situazione ai nastri di partenza, però il numero complessivo scende a 15, anche se va considerata l’alta percentuale degli allenatori argentini in Liga, che, per lo meno sotto l’aspetto dell’idioma, possono considerarsi buoni sostituti dei colleghi ispanici (Simeone su tutti). Infine, la situazione complessiva parla di 22 coach spagnoli sui 30 totali che si sono avvicendati sulle panchine di Barcellona and co. dalla prima giornata in avanti.
La casa del Tiki Taka vuole portare avanti la tradizione.
La Ligue One
Nel campionato transalpino le percentuali si avvicinano a quella della Liga spagnola. 15 i tecnici francesi seduti sulle panchine di di Ligue One, lo stesso identico numero di inizio stagione. In totale, considerando i vari avvicendamenti, su 30 allenatori, ben 23 sono francesi. Un numero di tutto rispetto, seppur lontano dalla quello della nostra serie A.
La premier League
Come fanalino di coda della graduatoria c’è la Premier League, il campionato nell’Olimpo del calcio europeo.
Sulle panchine di oltre Manica, ad oggi, siedono solo 5 allenatori inglesi, uno comunque in più rispetto al dato di inizio stagione. Su un totale di 26 tecnici (il che conferma un trend più rispetto rispetto alla percentuale di esoneri degli altri campionati) solo 5 sono inglesi.
I padri fondatori dello sport più bello del mondo preferiscono pensare a giocare lasciando la teoria ad altri. Basti vedere le quattro inglese nelle semifinali delle competizioni europee. L’Arsenal è guidato da Emery (Spagna), il Chelsea da Sarri (Italia), il Liverpool da Klopp (Germania) ed il Tottenham da Pochettino (Argentina).
Carlo Peroni

