Lottano in sei per due posti escludendo ovviamente Juventus e Napoli, fuori portata per le concorrenti.
Inter, Milan, Roma, Lazio, Atalanta e Torino lottano per gli ultimi due posti per la prossima Champions League.
Un finale dove tutto può cambiare, dove gli scontri diretti possono fare la differenza e stravolgere l’attuale situazione di classifica: due mesi intensi nei quali si decide tutto, ecco la situazione delle sei contendenti analizzata punto per punto dal Corriere dello Sport.
Il derby rilancia clamorosamente l’Inter, reduce dalla cocente eliminazione in Europa League per mano dell’Eintracht e in una situazione di classifica che era in caduta libera con i quattro punti di vantaggio dilapidati sul Milan e lo scivolamento al quarto posto alle spalle del Milan: la vittoria 3-2 nella stracittadina, nonostante l’assenza di Icardi – fuori squadra ormai da più di un mese e punzecchiato in maniera chiara da Spalletti nel post derby – riporta i nerazzurri al terzo posto piazzando in un colpo solo controsorpasso ai rivali cittadini e vantaggio nello scontro diretto.
Era reduce da cinque vittorie consecutive e con il vento in poppa, il Milan di Gattuso rinforzato dal mercato con Piatek e Paquetà: il derby però come spesso accade cambia improvvisamente le carte in tavola e ora i rossoneri sono costretti di nuovo ad inseguire l’Inter, con il peso dello scontro diretto a sfavore.
Rendimento altalenante fino a questo momento, la Roma occupa la quinta posizione (insidiata dalla Lazio, a -2 ma con una partita in meno) e oggi sarebbe fuori dalla prossima Champions League. Dopo la scoppola nel derby e l’eliminazione agli ottavi del torneo maturata contro il Porto è arrivato il ribaltone in società, con l’addio a Di Francesco e l’arrivo di Ranieri. Ora i giallorossi sono chiamati ad un filotto di risultati positivi per non fallire la stagione, a maggior ragione dopo la dolorosa sconfitta contro la Spal che ha scatenato la rabbia dei tifosi.
Nello scorso campionato, la qualificazione in Champions è sfuggita alla Lazio all’ultima giornata con la sconfitta contro l’Inter all’Olimpico. Oggi i biancocelesti sono sesti in classifica ma con una partita in meno: battendo l’Udinesescavalcherebbero la Roma e diventerebbero quinti, a -3 dal quarto posto del Milan avversario anche in Coppa Italia per un posto in finale. Inzaghi guarda avanti con ottimismo, il calendario dice che si decide molto a Milano nei due scontri diretti.
L’Atalanta si è guadagnata un posto tra le grandi del campionato e al momento occupa la sesta posizione con 45 punti, insieme alla Lazio, a sei lunghezze dal quarto posto. I bergamaschi, che non hanno mai disputato la Champions, non hanno un calendario proibitivo e sono in piena corsa anche per la conquista della Coppa Italia visto il 3-3 ottenuto a Firenze nella gara d’andata della semifinale.
Il ko con il Bologna ha rintuzzato le aspettative d’Europa del Torino, che però continua ad avere un numero di sconfitte – 6 – superiore solo a Juventus, Napoli e Milan. Il ruolino di marcia della squadra di Mazzarri resta ottimo nonostante il passo falso con i rossoblù e a questo ritmo un posto in Europa non è un’utopia. Al momento sono sette i punti dal quarto posto, serve davvero un’impresa sportiva, ma Mazzarri può contare su un calendario non impossibile e gli ultimi scontri diretti da giocare tutti in casa.
(Fonte Corriere dello Sport)

