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Serie C, il Presidente della Viterbese Camilli ne ha per tutti:”non voglio giocare contro squadre del Sud ed è una vergogna non sapere se la prossima partita la giocherò a Piacenza o in Sicilia…”

Il Presidente della Viterbese, Piero Camilli, è intervenuto alla trasmissione “Un Calcio Alla Radio”, su Radio CRC Targato Italia, ed è stato un fiume in piena contro tutto e tutti.

Queste le sue parole principali: “Oggi si sono inventati di giocare in C con Nord, Centro e Sud. La Viterbese non gioca perché non voglio giocare contro le squadre del Sud, ma perché abbiamo una media di 1300€ per fare le trasferte e non ci sono le possibilità economiche per fare giri per il Sud.

Dovremmo prendere spesso l’aereo ed è difficile quando ci sono squadre che giocano a 15 chilometri di distanza.

Siamo nel Lazio ma è quasi Toscana, ci hanno ammazzati. Il 23 c’è il ricorso dell’Entella, se vincono andiamo nel girone del Nord, se perde restiamo lì e io me ne vado però. Chi è in Lega non sa cosa significa fare calcio.

La squadra si allena dal 18 luglio, sapremo come finiremo il 23 ottobre. Gravina è una brava persona ma è incapace nello svolgere il suo lavoro.

Quanto vale la Viterbese? Non lo so ma so solo che un campionato mi costa circa 3 milioni. Non sappiamo nemmeno se giocheremo in Sicilia o contro il Piacenza la prossima partita, è scandaloso”.

“Juventus Under23 nella Serie C? Non doveva starci, loro hanno i miliardi, che senso ha? Sono tutti ragazzi di 21-22 anni. E’ d’accordo con le multiproprietà? Sì perché fanno bene, come la Salernitana.

De Laurentiis farà bene a Bari? Credo di sì, poi in Serie C le cose cambiano.

Cosa mi ha ferito? L’indifferenza, decidessero e si faccia chiarezza. Una volta il calcio era bello perché le scelte erano rapide, ora stiamo andando avanti da agosto e non si è deciso nulla” ha terminato un arrabbiatissimo Camilli.

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