C’era molta attesa, ieri sera, per verificare quale tipo di accoglienza i tifosi della Roma avrebbero riservato alla loro squadra e alla loro società vista la situazione di crisi tecnica e di risultati dei giallorossi.
E l’attesa non è andata, ovviamente, delusa.
Stavolta era tutto preparato, scrive il Corriere dello sport: il primo bersaglio è stato il presidente Pallotta, seguito dai calciatori, fischiati all’annuncio delle formazioni.
Poi i tifosi hanno rivolto un invito inequivocabile alla squadra: “Tirate fuori le palle”.
Vediamo chi si è salvato dalla contestazione: i soliti, verrebbe da dire per chi conosce l’ambiente romano al punto che la credibilità della contestazione agli occhi di chi vede le cose romaniste da lontano pare non essere una cosa tanto da prendere sul serio.
E’ stato risparmiato De Rossi : il suo nome è stato applaudito e ha avuto il consueto boato : perchè, verrebbe da dire…. non è il capitano della squadra fischiata? o quando si vince lui è il capitano e quando si perde perdono gli altri 10?
E’ stato risparmiato Totti: quando la sua immagine compare sul maxischermo l’Olimpico parte in un lungo applauso. Che c’entra più Totti verrebbe da dire? E’ solo un ex calciatore che ora fa il Dirigente e, per logica, se fischiano Monchio e Baldissoni…..
Risparmiato anche Di Francesco : perchè mai? non è lui il condottiero di una squadra che va male? perchè lo stadio ritiene che il tecnico sia senza colpe? chi ha avallato le vendite e gli acquisti? chi ha messo in campo una squadra che il più delle volte è sembrata approssimativa?
Fischiati Monchi e Baldissoni :ma come? sei mesi fa erano gli artefici di una Roma che veleggiava in semifinale di Champions…e all’epoca già Salah, Ruediger, Lamela etc erano stati già venduti…. e ora son diventati dei brocchi?
Così orchestrata, questa contestazione sembra un pò annacquata o quanto meno figlia più dell’etere romanista che non del pensiero dei tifosi veri?
Le contestazioni vanno fatte al momento giusto e nelle forme civili più opportune: sabato prossimo andrà in scena il derby romano e dall’altra sponda del Tevere ricordano che quando Cragnotti decise di vendere Beppe Signori al Parma i laziali scesero in piazza per impedirglielo.. ed in effetti Signori rimase alla Lazio.
Non risultano, invece, moti di contestazione romanista alle cessioni dei tanti fuoriclasse che hanno svestito la casacca giallorossa: allora ora fischiare ha pco senso…

