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Champions League, Barcellona devastante 4-0 al PSV Eindhoven

Messi, con una perfetta parabola su punizione che il pur bravo Zoet ha potuto soltanto ammirare, ha sbloccato la partita e da lì in avanti è stata pura accademia fino al gol di Dembelè.

Il solito Barcellona fatto di giocate spettacolari, occasioni sprecate per imprecisione (Suarez), per vanità (di tutti gli altri tranne lui, Messi), un po’ per Zoet (gran parata su Coutinho).

Fino agli altri capolavori di Dembélé e chi altri, Messi, che hanno spento quel minimo di brivido della sfida. Il primo ha disegnato un tiro a giro imprendibile, il secondo servito da Rakitic, ha trovato l’angolino con un piatto di prima intenzione. E nel finale, Messi ne ha messo un altro pallone in porta con un diagonale tanto per portarsi a casa l’ennesimo pallone.

Il povero Psv dell’ex Van Bommel ha resistito per mezzora, con l’unica tattica che poteva adottare. Difesa e tentativi di contropiede.

D’altronde davanti ha uomini discreti e veloci, come Lozano, Bergwijn e Pereiro, il migliore della truppa olandese. Ma ha dovuto aspettare quasi sessanta minuti di gara per arrivare a impensierire, si fa per dire, ter Stegen, con un tiro centrale di Tasende. Troppa differenza di qualità.

Un dominio così esagerato che a un certo punto il Barcellona attaccava in otto uomini lasciando Piqué e Umtiti soli a difendere.

Sull’1-0, un po’ un azzardo. E difatti è stato in quel frangente che la gara ha avuto quel minimo di brivido, ma Loano e Pereiro non sono riusciti a sfruttare quelle due ripartenze concesse. Poi sono piovuti i gol e ciao Psv.

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