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Juventus, Allegri: “Parma storicamente difficile, Ronaldo è arrabbiato”

Massimiliano Allegri in conferenza stampa prima di Parma-Juventus.

Ecco le sue parole principali riportate da Tuttosport.

CHAMPIONS? DOPO – «Della Champions magari parleremo dopo Sassuolo. Manchester e Valencia sono due ottime squadre e due ambienti caldi, poi ci sono gli svizzeri che sono gli outsider»

DYBALA SERENO – «Paulo è sereno, deve trovare una condizione migliore. CR7 deve essere uno stimolo e non solo per lui. Nel calcio conta scendere in campo e correre che, come dico sempre, non è indispensabile ma aiuta. E poi bisogna vincere la partita. Il resto sono chiacchiere che non ci devono riguardare, io devo scegliere i giocatori e metterli nelle migliori condizioni, così da portare a casa dei risultati e finora ci siamo riusciti».

RONALDO FURIOSO – «E’ arrabbiato. Normale. Perché l’anno scorso ha fatto 15 gol in Champions League e, insieme a Modric, ha vinto la Coppa per la terza volta di seguito. Insomma, era arrabbiato. Ma questo dimostra come lui voglia continuare a essere il migliore, non ha la pancia piena. E questo è un vantaggio. Quella di non presentarsi è stata una scelta personale e va rispettata, per quanto mi riguarda posso dire che è stato il capocannoniere della Champions e l’ha vinta».

EMRE CAN – «Domani giocano o lui o Khedira. Sta bene. Deve adattarsi al nostro campionato e viene da un infortunio di 3/4 mesi, deve trovare il ritmo, deve ritrovare la condizione».

CONDIZIONE GENERALE – «Stanno tutti bene, c’è  anche De Sciglio in gruppo. Pjanic ha lavorato tutta la settimana, tra l’altro ha fatto dei test e sono buoni. Ora bisogna migliorare la condizione fisica e la conoscenza tra di loro, perché siamo ancora all’inizio della stagione e domani abbiamo una partita importante, da vincere.

INSIDIA PARMA – «La Juve ha sempre fatto fatica a Parma, per dire: ha fatto solo 26 gol al Parma negli ultimi 24 scontri. In questi campi bisogna uscire con i tre punti perché è dalle vittorie in questi campi passano i campionati. Io voglio passare una sosta serena e quindi bisogna fare una partita giusta e andare via con i tre punti».

LA LINEA DIFENSIVA – «Per quanto riguarda i difensori ho un dubbio a destra tra Cuadrado e Cancelo. E gli altri rimangono gli stessi. A centrocampo vedrò se giocare a due o a tre. I cambi saranno determinanti».

TURNOVER RONALDO – «No, niente turnover per Ronaldo. Giocano lui e Mandzukic in attacco. Il terzo lo decido dopo l’allenamento. O il terzo e il quarto»

GIOCARE BENE – «Quando smetterò mi dovranno spiegare cosa vuole dire giocare bene.  L’anno scorso abbiamo fatto 89 gol, anche lì: cosa significa giocare bene? E’ un filo talmente sottile che è difficile da spiegare. Quelli bravi me lo spiegheranno quando smetto di allenare. Quand’ero giocatore, mi piacevano molto quelli che vincevano. Da Capello a Lippi, anche Sacchi, che ha vinto al Milan, cambiando le metodologie. Nell’albo d’oro scrivono solo chi ha vinto, per esempio non diranno che abbiamo giocato due finali di Champions. Io a volte sono pure contento di giocare male e portare a casa le vittorie. Per vincere servono giocatori bravi, altrimenti non si spenderebbe per Ronaldo. Di uguale non c’è niente. Alla Scala suonano i più bravi. E’ tutto più semplice, rendiamo il calcio più semplice di quello che è».

KHEDIRA CRITICATO – «Chi critica Khedira mi convince di essere nel giusto. Non si può criticare un giocatore come Khedira: penso che sia uno dei pochi giocatori che ha giocato con tutti gli allenatori che ha avuto. Quindi o tutti non capiscono niente o forse sarà il contrario. I numeri parlano per lui: ha vinto la Champions League, ha vinto il Mondiale, ha giocato nel Real, è stato titolare ovunque… In tanti guardano le partite, in pochi le vedono. Come diceva il mio vecchio presidente Romeo Anconetani: oggi sei sceso in campo o hai giocato? Dai, non si può discutere Khedira»

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