Intervista del tecnico giallorosso al quotidiano Il Centro in cui parla di obiettivi e mercato, soffermandosi sulla vicenda Nainggolan e chiarendo la collocazione tattica di Pastore.
Il 9 luglio partirà ufficialmente la nuova stagione della Roma, con il primo giorno di ritiro che quest’anno si svolgerà tra le mura di Trigoria prima della partenza per la tournée americana.
Il tecnico Eusebio Di Francesco ha rilasciato un’ intervista al quotidiano pescarese Il Centro, chiarendo come in questa stagione che sta per iniziare, la sua Roma debba alzare l’asticella:”Vogliamo esserci anche noi nella lotta scudetto, vogliamo essere ancora più protagonisti e infastidire chi ci ha preceduto in classifica. Nella Juve c’è un lavoro di squadra. Un po’ quello che predico io alla Roma: bisogna badare al noi più che all’io”.
Inevitabili le domande riguardanti il mercato, con Di Francesco che si ritiene soddisfatto ma consapevole della necessità di sfoltire la rosa:”Il mercato non è ancora terminato, anche se va detto che il nostro ds Monchi si è portato avanti con il lavoro. Si è mosso con velocità. Forse, occorrerà sfoltire la rosa, stiamo facendo delle valutazioni e altre ne faremo durante il ritiro per prendere altre decisioni”. Sulla vicenda Nainggolan, il tecnico conferma l’avallo della cessione da parte sua:”È stata fatta una scelta condivisa. Con Radja ho un ottimo rapporto, ci siamo sentiti anche di recente. Gli faccio i migliori auguri a livello personale”.
L’acquisto di Pastore ha creato dilemmi sul suo impiego in formazione se da mezzala o da attaccante esterno, ma Di Francesco conferma di avere le idee chiare su di lui:”È uno dei pochi nuovi con cui ho parlato e mi ha regalato sensazioni positive. Viene per fare la mezzala, ma la sua duttilità è importante anche per apportare varianti tattiche alla squadra. Ha delle caratteristiche che prima non c’erano nel nostro organico”.
Il tecnico ha poi parlato di come è riuscito a prendere in mano lo spogliatoio, dimostrando una leadership che in pochi gli attribuivano:”Si parte dalle regole. Che sono fondamentali in un gruppo. Ma le regole se le danno tutti, il difficile è farle rispettare per rendersi credibile agli occhi degli interlocutori. Poi, viene il discorso tecnico e tattico. Non è più come un tempo che l’allenatore ordinava di fare un esercizio e tu lo facevi. Ora il calciatore ti chiede conto di quello che fa e perché lo fa. Per ottenere dei risultati devi partire da queste basi”.
Di Francesco è carico, pronto per tuffarsi nella sua seconda stagione alla guida della Roma, con l’obiettivo di migliorare quello che di buono è stato fatto nel campionato appena terminato.
Filippo D’Orazio

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