A 11 giorni dall’inizio dei Mondiali di Russia continuiamo nella nostra analisi giornaliera di due partecipanti: oggi è il turno del girone C, in particolare di Francia e Danimarca.
Il girone C del Mondiale in Russia vedrà affrontarsi Francia, Danimarca, Perù e Australia. Il motivo d’interesse del girone si prospetta essere la lotta per chi, insieme ai favoritissimi transalpini, si guadagnerà un posto agli ottavi di finale. Nonostante si possa individuare una certa gerarchia tra le inseguitrici dei bleus, le sorprese sono sempre dietro l’angolo.

La Danimarca di Åge Hareide, che unisce giovani ed esperti sotto la luce di Christian Eriksen, potrebbe essere l’insidia principale per la squadra di Deschamps. Un gradino sotto c’è la sorprendente il Perù di Gareca, che ha avuto la meglio su Cile e Paraguay nel girone di qualificazione, e poi sulla Nuova Zelanda agli spareggi. L’Australia, potenziale fanalino di coda a livello tecnico, ha per molta esperienza nella massima competizione calcistica, dall’alto della sua 4ª partecipazione consecutiva.
IL CALENDARIO
16 GIUGNO, Kazan, Kazan Arena: FRANCIA – AUSTRALIA;
16 GIUGNO, Saransk, Mordovia Arena: PERÙ – DANIMARCA;
21 GIUGNO, Samara, Cosmos Arena: DANIMARCA – AUSTRALIA;
21 GIUGNO, Yekaterinburg, Central Stadium: FRANCIA – PERÙ;
26 GIUGNO, Mosca, Luzhniki Arena: DANIMARCA – FRANCIA;
26 GIUGNO, Sochi, Fisht Olympic Stadium: AUSTRALIA – PERÙ.
PERÙ
La sorpresa del girone di qualificazione sudamericano. Restano fuori il Cile e il Paraguay, va avanti la squadra di Ricardo Gareca. Prima, però, il playoff contro la Nuova Zelanda: 0-0 in trasferta, vittoria per 2-0 in casa. Ed è Mondiale, a otto edizioni di distanza dall’ultima volta. Lecito dunque aspettarsi sorprese, per una squadra a cui non mancherà di certo, in perfetto stile sudamericano, lo spirito battagliero. Mancherà sicuramente, e questa è una perdita non da poco, Pablo Guerrero. L’attaccante classe ’84, miglior marcatore della nazionale ed ex, tra le altre, di Amburgo e Bayern Monaco, è stato squalificato per 14 mesi per essere risultato positivo alla cocaina, inavvertitamente ingerita perché disciolta in una tazza di tè. Inizialmente il periodo di squalifica stabilito era di soli sei mesi, cosa che avrebbe potuto permettergli di partecipare alla Coppa del Mondo. Lo scorso febbraio, dopo una seconda analisi del caso, la sanzione è stata modificata. Ecco che il peso dell’attacco grava, in parte, sulle spalle di un altro veterano: Jefferson Farfán. L’ex Schalke 04 è tornato protagonista in Europa con la maglia della Lokomotiv Mosca, con cui ha vinto il campionato russo. In stagione ha messo a segno 14 gol e 7 assist in 32 presenze.

Portieri: Gallese (Veracruz), Caceda (Veracruz), José Carvallo (UTC).
Difensori: A.Rodríguez (Junior), C.Ramos (Veracruz), Advincula (BUAP), Corzo (Universitario de Deportes), Trauco (Flamengo), M.Araujo (Alianza Lima), Abram (Vélez Sarsfield), Loyola (Melgar), Santamaria (Puebla).
Centrocampisti: Yotun (Orlando City), Cueva (San Paolo), Hurtado (Vitoria de Guimaraes), Tapia (Feyenoord), Flores (AaB), Andy Polo (Portland Timbers), Aquino (BUAP), Peña (Granada), Cartagena (Veracruz).
Attaccanti: Farfán (Lokomotiv Mosca), Carrillo (Watford), Ruidíaz (Morelia).
Ct: Ricardo Gareca
Capitano: Alberto Junior Rodriguez.
COME SCENDERANNO IN CAMPO
Chi tenere d’occhio: Renato Tapia
Classe ’95, è il talento della nazionale peruviana con migliore prospettiva a livello europeo. Cresciuto calcisticamente in Olanda, ha militato per tre anni nel Twente, per poi trasferirsi al Feyenoord nel gennaio 2016. È nato come centrocampista difensivo, ruolo che ricopre tuttora con il Perù, ma in carriera si è destreggiato praticamente in tutte le zone del centrocampo. Nelle ultime stagioni ha anche ricoperto, con ottimi risultati, il ruolo di difensore centrale: nell’ultima stagione di Eredivisie, ha giocato 12 delle sue 15 partite totali proprio in questa nuova posizione. I mezzi fisici e atletici sono di prim’ordine.
AUSTRALIA
Come dicevamo, è la quarta partecipazione consecutiva ad un Mondiale per i socceroos. L’Australia ha raggiunto la Russia solo tramite i playoff, dopo aver chiuso il proprio girone di qualificazione al 3° posto, dietro Arabia Saudita e Giappone (dal 2006, l’Australia fa parte della confederazione calcistica asiatica). A farne le spese è stata la Siria, eliminata dopo un pareggio per 1-1 e una sconfitta per 1-0. Quella australiana è una nazionale che, non potendo far leva su un movimento calcistico sviluppato, punta ancora molto su alcune vecchie glorie (su tutte Tim Cahill, 39 anni a dicembre). Per il resto, la maggior parte della qualità proviene soprattutto da quei pochi elementi che giocano in un campionato di primo livello (Ryan e Mooy, che giocano in Premier; Leckie, che gioca nell’Hertha Berlino; Rogic, titolare stabile del Celtic). Trattandosi però della quarta apparizione consecutiva, il fattore esperienza potrà sicuramente incidere a favore degli oceanici.

Portieri: Ryan (Brighton), Jones (Feyenoord), Vukovic (Genk).
Difensori: Sainsbury (Grasshoppers), Behich (Bursaspor), Degenek (Yokohama Marinos), Risdon (Sydney Wanderers), Jurman (Suwon Bluewings), Meredith (Millwall), Karacić (NK Lokomotiva).
Centrocampisti: Jedinak (Aston Villa), Milligan (Al-Ahli), Troisi (Melbourne Victory), Rogic (Celtic), Luongo (QPR), Mooy (Huddersfield Town), Irvine (Bull City), Brillante (Sydney FC), Petratos (Newcastle Jets), Arzani (Melbourne City).
Attaccanti: Cahill (Millwall), Kruse (Bochum), Leckie (Hertha Berlino), Juric (Lucerna), Rukavytsya (Maccabi Haifa), Nabbout (Urawa Red Diamonds), Jamie Maclaren (Hibernian).
Ct: Bert van Marwijk.
Capitano: Mile Jedinak.
COME SCENDERANNO IN CAMPO

Chi tenere d’occhio: Tom Rogic
Veste la maglia del Celtic dal 2012, anche se è divenuto titolare in pianta stabile nelle ultime tre stagioni. In nazionale gioca dietro l’unica punta in un attacco a due, mentre nel club gioca da trequartista o, talvolta, anche sulle fasce. Il fisico imponente (1,88 m di altezza) gli fa perdere qualcosa in velocità, ma la tecnica e il fiuto del gol sono di ottima fattura. Classe ’92, questo Mondiale può essere una buona opportunità per sbarcare in uno tra i campionati di massimo livello.

Giornalista Pubblicista, Direttore Responsabile di Momenti di Calcio. Appassionato di calcio e laureato in Giurisprudenza presso l’Università Roma Tre


