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editoriali

Milan, lunedi finirà già l’era cinese di Yonghong Li?

Lunedì può finire l’era di Yonghong Li al Milan. Entro il 4 giugno, infatti, il presidente cinese deve versare nella casse del club la somma di 10 milioni di euro, utile per parte dell’aumento di capitale da 60.

Come riporta Sportmediaset.it infatti, il patron ne ha già versati 18, ma ora deve intervenire nuovamente come da richiesta esplicità del club di via Aldo Rossi.

Dalla Cina arrivano pochissime notizie, ma pare che il patron rossonero sia alla disperata ricerca dei soldi necessari: si parla di 5 milioni di euro.

Se entro lunedì non arriverà il bonifico, allora toccherà a Elliott mettere mano al portafoglio.

Come rivela il Sole 24 Ore, il fondo presterà i soldi al Milan tramite la holding Project RedBlack.

Mossa permessa dal contratto senza chiedere permesso a Mr Li.

Poi il presidente cinese avrà tempo un’altra settimana per restituire i soldi, altrimenti il Milan potrebbe passare nelle mani del fondo americano.

Mente il Milan prepara la tesi difensiva dopo il no al settlement agreement, la Uefa va avanti per la sua strada.

“Sotto osservazione c’è il passato, il presente e il futuro.

Già adesso la Uefa valuta attentamente la sostenibilità finanziaria dei soci di riferimento. Soprattutto per le società che richiedono ricapitalizzazioni continue, l’apporto dei soci diventa fondamentale”, ha detto Andrea Traverso, direttore sostenibilità finanziaria e ricerca dell’Uefa.

In parole povere, la Uefa valuta le perdite degli anni 2014-2017 e la consistenza dell’attuale proprietario e il sui piano di aumento ricavi.

Da tener conto anche la continuità aziendale in caso di passaggio a Elliott.

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