Vigilia della Finale di Champion League ed è tempo di conferenza stampa per i due allenatori di Real Madrid e Liverpool.
Conferenza stampa di Zinedine Zidane.
“Il segreto del nostro successo? Lavoro e talento” dice Zinedine Zidane.
E aggiunge: “In buone dosi. Non è facile essere qui, sappiamo quanto sia complicato e siamo felici di poter giocare un’altra finale”. La terza consecutiva.
“Il calcio è la mia passione, lo è sempre stato. Mi piace competere e lavorare, e se lo fai in un club come il Real Madrid ovviamente puoi arrivare a fare ciò che stiamo facendo in questi anni. Però io vivo il tutto con normalità”.
Zidane ha preso in mano il Madrid nel gennaio del 2016 e in Champions non l’ha ancora fatto fuori nessuno.
Una corsa straordinaria che domani potrebbe portarlo a diventare il primo allenatore nella storia a vincere tre coppe di fila.
Nessun tecnico del Madrid ne ha alzate più di due. “Non soffro, al contrario, sono contento di poter vivere un’altra finale perché è un momento unico. Ciò che vivremo tra oggi e domani non lo vivremo mai più. Ci saranno altre cose, ma saranno differenti. E allora dobbiamo approfittarne, godercela. E se poi c’è un po’ di pressione meglio, è più bello”.
È rilassato e sorridente Zizou. Non fa spettacolo come Klopp ma comunica bene con l’enorme platea raccolta nell’Olimpico di Kiev ad ascoltarlo. “La finale è al 50%, so che fuori c’è chi ci vede favoriti ma vi assicuro che nello spogliatoio non è così. Nel nostro spogliatoio non siamo favoriti per niente”.
E si sente valorizzato al meglio? Inizialmente Zizou dice di si, poi si corregge: “A volte no ma la vita è così.
A me interessa solo far le cose bene e dare tutto. È lo stesso chiedo ai miei giocatori: dare tutto. Poi se c’è un rivale più forte non puoi farci nulla.
Io penso di essere giudicato positivamente perché do tutto, poi non è che posso gestire tutto ciò che pensa la gente, e comunque ‘no pasa nada’, non succede nulla”. Soprattutto se hai vinto due Champions su due e sei in finale nella terza.
Conferenza stampa di Jurgen Klopp:
C’è l’atmosfera della sfida europea più importante della stagione. E c’è il sorriso di Jurgen Klopp, uno che, almeno, riporta tutti sulla terra quando dice: “Quella di domani è una grande sfida, ma è pur sempre calcio”.
Klopp conosce bene queste situazioni: esattamente cinque anni fa, il 25 maggio 2013, il suo Borussia Dortmund fu superato 2-1 dal Bayern Monaco. Il gol decisivo di Robben arrivò all’89′: perdere una finale di Champions fa male, ma in quel modo, ad un minuto dalla fine, fa malissimo.
La conferenza stampa dell’allenatore tedesco del Liverpool parte da qui: “Differenze rispetto a cinque anni fa? La maggiore differenza è avere alle spalle un popolo come quello del Liverpool.
Dal punto di vista tecnico preparare una sfida di questo livello richiede pochi cambiamenti. Devi essere calmo, convinto, tranquillo.
Ricordo i miei sentimenti di allora, dopo una grande performance contro una squadra straordinaria. Volevo avere un’altra possibilità di vivere una gara come questa. Ora ho un’altra occasione, con un gruppo che merita di essere qui. Sono orgoglioso dei miei giocatori”.
Klopp incrocerà per la prima volta Zidane: “Zinedine è stato uno dei migliori calciatori dei suoi tempi e ha ora la possibilità da allenatore di conquistare la Champions per la terza volta di fila, evento mai accaduto.
Siamo qui, io e lui, per vincere questa partita. Zidane è un lottatore e il Real Madrid gioca un calcio fantastico, ma noi siamo qui. Possibilità? Cinquanta per cento loro, cinquanta noi”.
E se i Reds sono sbarcati a Kiev, le ragioni sono molteplici: “Nessuno pensava che potessimo arrivare alla finale, ma siamo qui perché siamo il Liverpool.
Non siamo qui solo perché siamo una buona squadra, ma perché nel nostro Dna c’è quello di compiere grandi cose. L’esperienza è importante, ma noi cercheremo di lottare al loro livello. Da due settimane stiamo preparando questa gara.
Il nostro calcio è il nostro calcio e ci ha portato a questi livelli. Si può sempre cambiare nella vita,
Jordan Henderson sarà il capitano dei Reds: “È una finale e può accadere di tutto. Il Real Madrid è una squadra fantastica con giocatori fantastici, ma anche noi sappiamo di avere le nostre chance”.
Il difensore olandese Virgil Van Dijk mostra la solita sicurezza: “Penso che nessuno abbia bisogno di stimoli particolari per la gara di domani. Siamo pronti ed eccitati. E speriamo di un buon risultato. Il Liverpool è la mia squadra e l’Anfield è la mia casa. La finale è un evento top per la carriera di tutti noi”.

