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Il pagellone finale dell’Udinese

I friuliani chiudono una stagione nel complesso deludente, raggiungendo la salvezza con molta, forse troppa, fatica. Alla fine è stata agguantata la fatidica soglia dei 40 punti, ma la clamorosa striscia di sconfitte della gestione Oddo è destinata ad essere ricordata per molto tempo.

Quando in una stagione sportiva si esonerano due allenatori vuol dire che qualcosa non è andato per il verso giusto. Nella stagione dei bianconeri in realtà molte cose non sono andate per il verso giusto infatti la certezza della permanenza in A è stata festeggiata solo all’ultima giornata. La squadra dei Pozzo era abituata ad un altro tipo di campionato, con una primavera più tranquilla, per questo non può essere ritenuta sufficiente un’annata come quella appena conclusa.

L’inizio di stagione si è rivelato subito in salita per l’Udinese, con 5 sconfitte nelle prime 6 partite. A peggiorare la situazione è stato l’addio improvviso di Thereau che aveva giocato le prime 2 partite segnando 2. L’attaccante francese dopo 3 stagioni a Udine in doppia cifra è stato venduto alla Fiorentina per 1,5 milioni, una operazione scellerata che si è dimostrata senza nessuna logica visto che spesso Lasagna è stato lasciato da solo a guidare l’intero attacco friulano.

L’anello debole della squadra è stato senza dubbio il reparto difensivo. Nessuna squadra che è riuscita a salvarsi, infatti, ha subito tanti gol quanto l’Udinese (63). Tra i pali è stata preferito il veterano Bizzarri, classe 1977, rispetto alla freschezza di Scuffett, mentre sulla linea dei difensori è stato proposto un mix di esperienza e giovinezza con il duo brasiliano Danilo-Samir le cui prestazioni non hanno mai convinto fino in fondo.

Se l’Udinese l’anno prossimo giocherà in Serie A il merito è del reparto offensivo. I bianconeri hanno chiuso infatti la stagione con il miglior attacco /48 gol) della parte destra della classifica, segnando più di tutte le squadre che non sono entrate tra le prime 10. Il merito di questo bottino di reti è tutto del capocannoniere Lasagna, che nonostante un lungo infortunio (out per 5 partite in cui l’Udinese ha conquistato 0 punti segnando appena due gol) ha segnato 12 gol in Serie A quasi triplicando il suo record personale col Carpi. Al contrario nessun aiuto alla causa è stato dato da Maxi Lopez che con i suoi 34 anni non ha mai dato di essere in forma e ha collezionato appena 2 gol in tutto il campionato. Alla luce di questi numeri risulta ancora più grottesca l’operazione che ha portato Thereau a Firenze.

Il momento più buio è stato quello delle 11 sconfitte consecutive sotto la gestione Oddo. Il tecnico abruzzese aveva iniziato il suo percorso sulla panchina friulana con eccellenti risultati: 10 partite e solo 1 sconfitta, contro il Napoli e di misura. Dopo questo ottimo periodo qualcosa si è rotto, forse nella testa dei giocatori è scattata la consapevolezza di raggiungere una salvezza anticipata e sono arrivati 10 punti in 11 partite.

UOMO MIGLIORE: Kevin Lasagna, capocannoniere della squadra con 14 gol stagionali.

LA BELLA SCOPERTA: Antonin Barak classe 1994, 7 gol e 4 assist.

VOTO: 5.5

Piercarlo Cao

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