La presentazione del ritiro di Dimaro, dove il Napoli preparerà la stagione per l’ottavo anno consecutivo, è stata l’occasione per il Presidente De Laurentiis per parlare del Napoli, di Sarri, del futuro, dello scudetto sfumato e del problema stadio.
La panchina di Sarri è in bilico: “Auguriamoci ci sia Sarri sulla nostra panchina, io lo spero ma non posso costringere le persone con la forza. Lui è votato al lavoro ed io cerco di essere il meno invadente possibile, comunque ci vedremo la prossima settimana: l’appuntamento è fissato“.
De Laurentiis, come riporta la Gazzetta.it in uno stralcio dell’articolo che vi riproponiamo, fa capire che qualche stoccata al suo allenatore la riserverà: “Sono sereno, tranquillo: Sarri l’ho scelto io, il Napoli ha dato qualcosa a lui e lui ha dato qualcosa al Napoli.
Non credo che possa lamentarsi di come sono andate le cose in questi ultimi tre anni, anzi ha avuto grandi riconoscimenti. Non saprei se lui ha perso le motivazioni, qui ha avuto una bellissima esperienza che gli sarà utile per fare lui stesso un ulteriore salto di qualità.
Abbiamo investito su di lui e con lui, speriamo di poter fare ancora di più ma non per forza prendendo calciatori che costano tantissimo. E poi, ci sono registi che per aver fatto di testa loro hanno fatto dei grandissimi flop”.
Uno di questi nel linguaggio di De Laurentiis è stato Mazzarri, preso però come esempio positivo dal presidente del Napoli: “Il mio progetto continuerà alla grande. Noi siamo arrivati secondi anche con Mazzarri, che è rimasto quattro anni qui, e con un monte ingaggi molto più basso di quello attuale, mentre con Benitez siamo andati vicinissimi al terzo posto ed abbiamo scoperto calciatori che sono diventati campionissimi. Tutte le pedine hanno avuto la loro importanza, ma la società è l’elemento portante di questi successi. Sarri era in Africa in questi anni? Noi abbiamo 35 milioni di tifosi cui rispondere, non solo i 15 mila delle Curve”.
Questi ultimi hanno criticato De Laurentiis e l’operato degli arbitri che avrebbero condizionato l’andamento del campionato.
Il presidente azzurro in tal senso è chiaro: “Questi sei punti di distacco dalla Juve li dobbiamo mantenere se vogliamo poi fare una valutazione oggettiva e poter attribuire a qualcuno la responsabilità per gli otto punti che ci hanno rubato. A quel punto sì che gli arbitri e la Var nello specifico ci avrebbero negato lo scudetto. Nel mondo del calcio non è ancora chiaro quello che è lecito e quello che è illecito e noi dobbiamo stare in silenzio”.


arnaldo ricci
11/05/2018 at 15:22
La federazione dovrebbe prendere provvedimenti nei confronti di questo squallido personaggio. Non capisce un fico secco( è un eufemismo) di calcio, incita i tifosi all’odio, non solo in campo sportivo ma, cosa ancor più grave, trasforma le partite di calcio in vere e proprie battaglie sociali. Vuol far credere, ai gonzi, che la squadra di calcio, insieme alla città di Napoli, siano vittime di un sistema che le penalizza da sempre. Gli consiglierei di leggersi cosa dice, in proposito, il napoletano prof. Giuseppe Galasso, purtroppo da poco scomparso. “Piccolo” De Laurentiis, si legga : ” Il paradiso borbonico? e’ solo un’invenzione nostalgica.” Non cerchi di mascherare col calcio problemi ben più seri, che la bellissima città di Napoli, grazie a persone come lei e quell’imbecille( non è un’offesa, vedi etimologia) del sindaco De Magistris non risolveranno mai. Faccia l’imprenditore, anche nel mondo del calcio, produca cinepanettoni, attività a lei congeniali; ma lasci alle persone competenti cose che le sono oscure.