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La lotta salvezza mai così avvincente, si salvi chi puo!

A due partite dalla fine della stagione ci sono ben 5 squadre in lotta per non retrocedere. Al momento al terzultimo posto c’è il Cagliari, che ha un calendario duro ma un vantaggio negli scontri diretti.

Mancano 180′ al fischio finale della Serie A ed è ancora tutto aperto: scudetto (solo formalmente), corsa Champions, corsa Europa League e lotta salvezza. Sono già arrivate due retrocessioni matematiche, per Hellas e Benevento, ma il terzultimo posto è ancora in bilico. Cinque sono le formazioni racchiuse in appena due punti, uno di esse dovrà dire addio alla A.

Cagliari (33 punti): ad oggi i sardi sarebbero retrocessi a causa del loro terzultimo posto in solitaria. L’ultima prestazione con la Roma ha dato segnali positivi, ma i problemi della rosa sono evidenti. Nel 2018 i rossoblù hanno vinto soltanto tre partite su 17, però tutte le vittorie sono arrivate contro dirette concorrenti come Benevento, Udinese e Spal. Quindi gli scontri diretti (utili in caso di arrivo a pari punti) sorridono alla squadra di Lopez, il problema sarà riuscire a fare più punti delle avversarie in una volata che si annuncia molto proibitiva. I prossimi impegni sono al Franchi contro la viola ed in casa contro l’Atalanta. Sia i toscani che i bergamaschi sono in corsa per un posto in Europa League quindi daranno battaglia. Il rischio di rivedere il Cagliari in serie cadetta dopo appena tre anni è molto alto.

Udinese (34 punti): nel gruppetto a pari punti i friulani sono quelli messi peggio. La posizione di classifica è la conseguenza di una seconda parte di stagione estremamente negativa, un 2018 da record con ben 15 sconfitte e su 17 partite. Il tesoretto di punti messo da parte nel girone di andata è stato buttato via. Il cambio in panchina non sembra aver portato grandi frutti infatti anche con Tudor i bianconeri hanno continuato a non vincere. In caso di arrivo a pari punti gli scontri diretti condannerebbero l’Udinese che quindi deve sperare di tornare a vincere dopo quasi quattro mesi di buio. Le due sfide che mancano alla fine vedono due impegni abbordabili, col Verona già retrocesso ed un Bologna che sembra ormai in vacanza.

Crotone (34 punti): i calabresi sperano di bissare l’impresa dello scorso anno con la seconda salvezza di fila. Dopo un inizio campionato negativo l’arrivo di Zenga in panchina ha cambiato le cose. I pitagorici si stanno costruendo la salvezza tra le mura amiche dello Scida dove hanno rifilato un poker al Sassuolo e uno alla Sampdoria, oltre ad aver fermato la Juventus sul pareggio. I prossimi impegni sulla carta sono da brividi, con Lazio e Napoli. In realtà gli infortuni che hanno decimato i biancocelesti e la fine del sogno scudetto dei partenopei possono rendere gli ostacoli meno duri. Da notare come anche lo scorso anno la savezza del Crotone passò da una vittoria casalinga a maggio contro la Lazio, chissà che la storia non si ripeta.

Chievo (34 punti): la vittoria nello scontro diretto con l’Udinese di domenica scorsa ha dato tre punti d’oro ai clivensi, festeggiati come una vera e propria salvezza. Infatti i gialloblù hanno tutti gli scontri diretti a favore ed un calendario facile, dovendo affrontare la trasferta di Bologna ed ospitare un Benevento già condannato.

Spal (35 punti): la squadra di Semplici è quella che vede il traguardo più vicino, non solo per una questione di punti ma soprattutto perchè ha davanti due partite non impossibili, contro un Torino che non ha più nulla da chiedere al campionato dopo essersi tolto lo sfizio di pareggiare al San Paolo ed una Sampdoria che in trasferta mostra sempre il lato peggiore di sè. I ferraresi sembrano anche la squadra più in forma e vengono da due convincenti vittorie all’interno di una striscia di 11 partite con solo una sconfitta.

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