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La Fiorentina non c’è più: Viola in caduta libera, squadra, società e tecnico in confusione
La Fiorentina esce sconfitta da Lecce nella sfida che apriva la 23^ giornata di Serie A. Un confronto pazzo e ricco di ribaltamenti di punteggio al suo interno, deciso da quelli che il tecnico viola ha definito come “quattro minuti di follia” nel recupero conclusivo, costati il 3-2 finale in favore dei salentini padroni di casa. Largo alla festa giallorossa, mentre i viola si leccano le ferite e ragionano su motivazioni e proporzioni della battuta d’arresto.
il Corriere dello Sport in edicola questa mattina scrive così : “Attribuire la colpa della sconfitta a quei folli minuti di recupero sarebbe un errore. La rimonta del Lecce è maturata in 100 minuti in cui i viola hanno sbagliato tutto. La Fiorentina sembra una squadra sfinita, arresa. […] I primi 45 minuti in Puglia sono stati spaventosi. Schiantata subito sul piano fisico, terrificante su quello tecnico, scombinata su quello tattico.
Non un tiro nello specchio della porta del Lecce, un errore dietro l’altro nei passaggi, nei lanci, nei cross […] la corsia di destra era sbaragliata: Faraoni, a differenza di Kayode, noon ha il passo di Banda e lo ha perso di continuo, e davanti all’ex veronese giocava un centravanti. Cosa c’entra Nzola sulla fascia è difficile da capire. Già è in crisi come punta, se lo metti su un lato col compito di inseguire un terzino che attacca bene e tanto come Gallo vuoi infierire…Così è successo che proprio il centravanti della Fiorentina, ormai stremato e disorientato, abbia fatto l’assist del 2-2 di Piccoli e che il 3-2 sia arrivato grazie a Dorgu, l’uomo di Nzola, libero in area di rigore. Queste non sono solo batoste ma brutti segnali”.