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Juve: i tifosi recriminano un gioco spento, ma adesso Allegri necessità dei punti più che del calcio spumeggiante

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Vittoria archiviata nell’avventura in quel di La Spezia per gli uomini di Max Allegri, che sì, vincono, ma hanno lasciato di stucco i tifosi, come spesso è capitato in questa stagione, la mancanza di un’impronta di gioco estranea alla squadra. Il principale indiziato è come sempre Allegri, che da capo espiatorio ha anche difeso i suoi giocatori e le ultime polemiche ne sono state la prova, con i vari Paredes, Kean e De Sciglio che sono stati fischiati nel match contro la Fiorentina. Lui si è messo in mezzo alla vicenda in prima persona e chiarendo una volta per tutte che i fischi e il poco supporto ai giocatori non aiuta l’ambiente e l’umore dei ragazzi, specialmente in un periodo del genere dopo la penalizzazione. Situazione che si è rivelata vana per Max, dopo che Kean ha risposto alle critiche con il gol rifilato allo Spezia, e d’altronde l’attaccante quando ha fatto il suo ingresso in campo ha sempre fatto il suo compito e anche qualche gol da subentrato. Anche per quanto riguarda l’impianto di gioco che la squadra non ha, Allegri ha voluto rispondere ribadendo che i numeri degli ultimi anni sono dalla sua parte e che non vanno discussi e messi alla ribalta, sono quelli e quelli restano, senza sè e senza ma. Sono dati di fatto secondo la sua teoria, ma i supporters bianconeri vorrebbero vedere dai propri occhi qualcosa di diverso e non la solita sofferenza in campo, con tanti passaggi sbagliati e alcuni giocatori che meriterebbero la panchina a vita. Ma se pensiamo allo scossone extra campo che la Juventus ha subito, in questo frangente servono più i punti che il bel gioco tanto acclamato dai tifosi, e i punti sono arrivati, con il successo sullo Spezia che ha sancito la terza vittoria di fila in campionato.

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