home
Mario Balotelli non getta la spugna: “ La Serie A mi chiamerà e andrò ai Mondiali”
Mario Balotelli si è raccontato a Clarence Seedorf, suo ex allenatore ai tempi del Milan, per Prime Video.
In nerazzurro Supermario la Champions l’ha anche vinta, nella storica cavalcata del 2010: “Ho realizzato negli anni, crescendo, quanto valga quella Champions. Quando sei giovane non ci pensi, sei orientato al futuro, invece poi capisci che non è facile: bisogna avere lo spirito giusto anche fuori dal campo per riuscirci. La Coppa del Mondo è la più importante, ma dopo arriva la Champions: è stato un orgoglio alzarla, un’esperienza fantastica, sfortunatamente Mourinho non mi fece giocare la finale anche se durante la settimana aveva preparato il tridente con me, Eto’o e Milito. Non è importante però averla giocata, contava solo vincerla”.
Super Mario ha le idee molto chiare sul presente e sul futuro: “Mi sto allenando con una squadra locale bresciana (il Carpenedolo, in Eccellenza). Aspetto sempre una chiamata dalla Serie A, per il momento non ci sono. Se non ci dovesse essere la possibilità di stare in Italia ascolterò anche offerte dall’estero. Ma mi fermerò solo quando deciderò io di fermarmi, non sarà qualcuno a impormelo”. Belotelli, come già aveva detto ai tempi del suo ritorno al Genoa, pensa di poter dire ancora la sua nel calcio di oggi: “Non vedo molte partite ma, quando succede, mi rendo conto che il calcio è diverso: è più fisico e con meno qualità rispetto a prima, io sento di poter ancora giocare”.
Un ritorno in campo a pochi mesi dal Mondiale non può essere casuale. Una competizione con cui Balotelli ha un legame speciale: è suo l’ultimo gol dell’Italia in una coppa del Mondo (nel 2014 contro l’Inghilterra). “Devo essere realista, so che è solo un sogno ma lo sogno sempre e lo sognerei anche a 50 anni, tutti sappiamo cosa significa giocare quell’evento”.