
Tre sconfitte e un pareggio (amaro) nelle ultime quattro partite sono un bottino troppo scarso per non parlare di crisi ormai conclamata. La Champions League rischia di finire in anticipo e l’Inter è fuggita in campionato nel duello per la seconda stella. Il Milan sta vivendo forse il periodo peggiore della sua storia recente e nel mirino c’è un solo uomo: Stefano Pioli. I prossimi passi saranno decisivi per il suo futuro. Contro Psg prima e Lecce poi si potrebbe già giocare una fetta importante della sua panchina, anche perché dopo c’è la sosta per le nazionali e un doppio scivolone potrebbe costargli caro.
Il fatto è che Pioli, oggi, è un uomo solo e senza comando. La squadra, o parte di essa, sembra non avere più fiducia in lui. Le critiche di Calabria a Parigi e gli sfoghi in mondo visione di Giroud e Leao a Napoli fanno capire come ci sia uno scollamento tra i leader del gruppo e la guida tecnica. Una tensione che si vede anche in campo, con alcuni big, portoghese in testa, che da un po’ di tempo sono l’ombra di loro stessi. E le prestazioni ne risentono. Anche i tifosi sembrano aver perso la pazienza e i fischi piovuti dopo il ko contro l’Udinese ne sono la testimonianza. Il fatto, poi, che sotto la curva siano andati a chiedere scusa solo alcuni giocatori e non il tecnico confermano che qualcosa all’interno dello spogliatoio si sia rotto.
(Fonte Sportmediaset)
