
Dusan Vlahovic si è preso la Juventus e dopo un’estate tormentata, dovuta alle tante voci che lo vedevano come uno dei possibili partenti in casa bianconera, nell’operazione che avrebbe potuto portare Romelu Lukaku in bianconero, adesso è il cardine della squadra di Massimiliano Allegri, grazie ai quattro gol messi a segno nelle prime quattro giornate di campionato e a un feeling ritrovato con il campo, viste le difficoltà riscontrate l’anno scorso, anche a causa dei troppi problemi fisici legati alla pubalgia.
Ora il rinnovo.
Secondo quanto riportato da Tuttosport, nelle prossime ore partirà la trattativa per il prolungamento del suo contratto, attualmente in scadenza nel 2026, e proprio per questo motivo nei giorni scorsi è arrivato a Torino l’agente del serbo, Darko Ristic, che sabato ha assistito a Juventus-Lazio allo Stadium. Lo stipendio attuale del centravanti è di 9 milioni di euro più bonus, ma crescerà ancora, fino ad arrivare a 12 milioni nell’ultimo anno di contratto. Per questo Giuntoli e Manna vogliono rivedere l’accordo, visto che per una società che dà un occhio al bilancio la cifra è veramente molto alta.
La strategia.
L’idea della Juventus è quella di arrivare al rinnovo fino al 2028, spalmando l’ingaggio di Vlahovic per altri due anni e puntando sulla volontà del giocatore di restare a Torino, visto che anche in estate non ha mai preso in considerazione l’idea di lasciare i bianconeri. Ristic partirà però da una posizione di forza, visto l’inizio da urlo del suo assistito, e non sarà dunque semplicissimo arrivare a un accordo in tempi brevissimi. Lasciarsi adesso non avrebbe comunque senso, e per questo è arrivata l’apertura da parte del giocatore a impostare la trattativa per il prolungamento. Da una parte l’intesa economica che deve soddisfare il serbo, dall’altra il bilancio del club che deve essere sostenibile: in attesa di una fumata bianca che tutti sembrano volere.

Giornalista Pubblicista, Direttore Responsabile di Momenti di Calcio. Appassionato di calcio e laureato in Giurisprudenza presso l’Università Roma Tre
