
La Lazio sconfitta dalla Juventus si arrabbia ma a torto contro l’arbitro Maresca
La scelta della società di non far rilasciare alcuna dichiarazione ai propri tesserati non ha però a che fare con la tradizione negativa nell’impianto torinese, ma ha invece come bersaglio il direttore di gara Maresca e, ancor di più, l’assistente di fascia Pagliardini e il Var Irrati.
Oggetto della discordia la convalida del primo gol di Vlahovic. Secondo i laziali era da annullare perché, prima di arrivare a Vlahovic, la palla arpionata da McKennie aveva oltrepassato la linea del fallo laterale. Da qui le proteste contro il guardalinee Pagliardini e il Var Irrati. Non solo. I laziali lamentano che all’origine dell’azione ci fosse anche un fallo di Bremer su Immobile. Al Var l’azione è stata rivista e le immagini hanno chiarito che, sia pur di poco, la palla fosse ancora giocabile.
Una ricostruzione che però è stata spiegata soltanto al termine della partita. E, al di là della valutazione dell’episodio, ai giocatori della Lazio non è piaciuta la celerità con cui è stato effettuato il check, soprattutto paragonandolo a quello che era successo due settimane fa a Napoli in occasione del secondo gol annullato ai biancocelesti, quello tolto a Guendouzi dopo che – analizzando attentamente l’azione – era stato ravvisato un fuorigioco attivo di Zaccagni. In quel caso, tra l’altro, le immagini avevano chiarito subito l’accaduto, stavolta sono state evidenziate solo in un secondo momento.
(Fonte Gazzetta.it)
