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Quando l’antisportività è donna: il Twente non restituisce palla al Levante, segna e lo elimina dalla Champions League

Episodio controverso nel match della prima fase di qualificazione della Champions League femminile tra Twente e Levante

Tutto è avvenuto quando il risultato era di 2-0 per le spagnole. Dopo uno scontro di gioco, una giocatrice del Levante è rimasta a terra dolorante e le avversarie hanno messo il pallone in rimessa laterale. Alla ripresa del gioco, dopo un lancio lungo diretto verso il portiere delle spagnole Emma Holgrenc con l’intento di restituire il pallone alle avversarie, l’attaccante olandese Renate Jansen ha maliziosamente approfittato della situazione (le centrali del Levante erano ferme in attesa che il pallone arrivasse al proprio portiere) e ha calciato in porta, segnando il gol del momentaneo 2-1 tra le proteste veementi delle giocatrici del Levante.

Contrariamente a quanto ci si poteva aspettare di fronte a un episodio del genere, dopo la rete incriminata le giocatrici del Twente non hanno restituito il gol al Levante e da da quel momento, di fatto, è completamente cambiato il corso del match: il Twente alla fine è riuscito a ribaltare il risultato, imponendosi 3-2 e qualificandosi al turno successivo. In tanti hanno giudicato antisportiva la condotta delle giocatrici del Twente e anche l’allenatore del Levante, Sanchez Vera, si è detto particolarmente deluso dall’episodio: “Avevamo buttato fuori quella palla per l’infortunio di una nostra giocatrice – le sue parole -, poi il Twente ce l’ha restituita male e le nostre giocatrici sono rimaste ferme, così loro ne hanno approfittato per tirare in porta”. Nel primo tempo è arrivata anche la rete del 2-2 e nella ripresa il gol che ha fissato il risultato sul 3-2 eliminando il Levante.

(Fonte SkySport)

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