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Coric, che bordate alla Roma: “Mourinho e Pinto non mi facevano nemmeno entrare a Trigoria”

Dal 30 giugno 2023 Ante Coric, ex-promessa del calcio croato e mai esploso una volta arrivato in Italia, non è più un calciatore sotto contratto con la Roma. Un flop durato 5 anni e dietro cui ci sono state difficoltà e scelte strategiche sbagliate. Le stesse che il centrocampista classe 1997 (oggi ancora svincolato) ha voluto raccontare ai microfoni de Il Tempo, non lesinando frecciate dure anche contro l’attuale dirigenza composta da Tiago Pinto.

HA DECISO IL CLUB – “Sto bene, mi sto allenando ogni giorno duramente. Sì, la mia avventura alla Roma è finita o meglio, come direbbero i tifosi della Roma, la mia “vacanza” è finita. E negli ultimi anni non posso dargli torto, ma è stata una decisione del club, non mia. È una lunga storia….ma non voglio parlar male di nessuno, devo solo dire grazie alla Roma nonostante le sole 3 presenze”

NUOVO MODRIC? – “Nuovo Modric? Certe qualità le devi poi dimostrare in campo. E a Roma, purtroppo,  non ho mai  avuto la possibilità di farlo».

AVREI FATTO DI TUTTO – “Giocare in quello stadio è sempre stato un sogno. Avrei dato tutto per giocare di più con la maglia della Roma, sentire l’urlo dello stadio mentre chiama il mio nome. Avrei fatto di tutto, credimi”.

RIMPIANTI? – “Per avere dei rimpianti devi giocare. Avrei meritato sicuramente un po’ più di spazio, ma è andata così. Devo dirti che non sono stato molto fortunato. Ho avuto diversi infortuni, in alcune squadre non mi sono trovato bene, come al Venlo, ma non avevo molte opzioni, era la Roma a scegliere per me. E ogni volta che tornavo a Trigoria speravo di poter avere la mia chance. Ma non è stato così”.

MAI PARLATO CON MOU E PINTO – “Non ci crederai ma non ho mai parlato con Mourinho. Mai. E non ho mai avuto l’occasione di parlare con Tiago Pinto. Se ci pensi è strano, un giocatore sotto contratto che non parla con l’allenatore e con il direttore sportivo. Pinto non ha mai voluto incontrarmi ed è una scelta che ho rispettato”

ULTIMO CANCELLO – “Non voglio dire nulla di negativo, ma è stato un momento difficile. Sentirmi dire che non potevo entrare all’ingresso principale ma utilizzare l’ultimo cancello… beh non ti fa sentire un calciatore, ti senti come uno che ha creato problemi al club ma io non li ho mai creati. Non so perché questo tipo di accanimento ma non dirò mai nulla di negativo nei confronti del club e dei tifosi”.

Giornalista Pubblicista, Direttore Responsabile di Momenti di Calcio. Appassionato di calcio e laureato in Giurisprudenza presso l'Università Roma Tre

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