
Nonostante l’accordo tra Massimo Ferrero e il gruppo guidato da Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi per il passaggio di proprietà della Sampdoria la situazione rimane ancora particolarmente complessa
Secondo quanto scrive SkySport i tempi per la chiusura definitiva dell’affare, infatti, stringono e a questo punto la società sarebbe ancora a rischio sia per quanto riguarda l’iscrizione alla prossima Serie B, sia per quanto riguarda un eventuale fallimento.
A seguito dell’accordo economico tra il gruppo Radrizzani-Manfredi e Ferrero era stato deliberato un aumento di capitale nel corso dell’assemblea degli azionisti. Dopo la delibera, però, sarebbe stato necessario ratificare degli accordi con fornitori, agenti e creditori vari, cosa che però non è ancora avvenuta. E in alcuni casi la situazione si sta via via sempre più complicando. Queste intese sarebbero necessarie per definire l’accordo di ristrutturazione del debito, che dovrà essere approvato da un giudice, su cui è al lavoro da mesi l’attuale CdA. Il tribunale impiega circa 100 giorni per l’omologa: solo a quel punto – verosimilmente a settembre – potrebbe concludersi il passaggio di proprietà. In questa fase ci sarebbe anche una governance condivisa, in cui ci sarebbe l’intenzione di limitare al minimo il potere decisionale di Ferrero.
Al momento attuale i problemi concreti sarebbero due. Alcuni fornitori, ma soprattutto alcuni agenti che hanno continuato a fare affari con Ferrero anche quando quest’ultimo non corrispondeva un compenso, dopo aver accettato una cifra inferiore rispetto a quella che sarebbe loro spettata adesso vorrebbero di più. Inoltre, alcuni accordi tra Ferrero e Radrizzani sono risolvibili ma ancora un po’ nebulosi. Qualora la Sampdoria non si dovesse iscrivere, il CdA non potrebbe far altro che presentare istanza di fallimento. E, considerato che il valore liquidatorio della Sampdoria è pari a zero, agli agenti, ai fornitori e a tutti i creditori non andrebbe nulla.
(Fonte SkySport)
