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La Fiorentina rivive per 75 minuti l’incubo Ovrebo: i social viola insorgono e i giornali stroncano Obrenovic

Incredibile arbitraggio dello sloveno Obrenovic che non concede un rigore ai viola, non espelle due polacchi, fa fuori Milenkovic per l’andata delle semifinali con una ammonizione inventata, dà un rigore dubbio ai polacchi e riapre le ferite viola di Ovrebo di Bayern Monaco

Questa la moviola dei maggiori quotidiani sportivi nazionali:

Gazzetta dello Sport: “Arroventa la gara con decisione che, dall’inizio, lasciano solo dubbi. Al 6′ Milic sarebbe già da ammonizione su Mandragora, così come Igor che va dritto su Velde. Poi, il giallo a Biraghi per proteste su una punizione che non c’è e il rigore per il Lech per il quale necessita del Var. Prima, Czerwinski andava ammonito: e sarebbe stato il secondo giallo. Altro errore: al 29′ Murawski mira e colpisce Gonzalez in pieno volto e in area, rigore da dare e non dato”: VOTO: 4.

Corriere dello Sport: “Il disastro della gestione disciplinare di Obrenovic lo ha certificato, indirettamente, il cambio deciso al 31′ pt da Van den Brom. Anche l’allenatore del Lech Poznan si era accorto che Czerwinski avrebbe dovuto lasciare il campo perché espulso, per somma di ammonizioni, e allora ha anticipato l’arbitro sloveno, che stava graziando il numero 44 degli ospiti, sostituendo il suo giocatore. Di tre falli da ammonizione commessi da Czerwinski Obrenovic ne ha infatti sanzionato col cartellino, giustamente estratto nell’occasione, solo uno, quello al 23′ pt per tra ttenuta su Sottil. Ne mancano però uno al 20′ pt e uno al 27′ pt, col giocatore già ammonito, sempre per trattenute su Sottil che stava avviando azioni potenzialmente pericolose. Da cartellino rosso diretto doveva essere anche la gomitata rifilata, al 17′ pt, da Sobiech, solo ammonito, a Milenkovic. Il campanello che avrebbe dovuto far scattare sull’attenti il Var è la mano chiusa del giocatore del Lech Poznan, gesto automatico tipico di chi carica il braccio per dare un colpo e non solo per mantenersi in equilibrio. Eccessiva l’ammonizione al 35′ pt di Milenkovic, che era diffidato. Il rigore giustamente assegnato dopo OFR per l’intervento di Terzic sullo stinco di Skoras fa crescere i dubbi sulla scelta di non punire l’azione di Murawski al 28′ pt: il difendente rischia perché, anche se l’intensità del colpo non sembra eccessiva, allarga il braccio col solo intento di disturbare e andare a colpire Gonzalez”. VOTO: 4.

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